Inter, il rinnovo di Barella è in stand-by da settimane. I tifosi si chiedono quando arriverà il momento della fumata bianca.
Nicolò Barella è una colonna portante dell’Inter. Questo, guardando il campo, è sotto gli occhi di tutti. Quello che deve essere chiaro, però, è la volontà della società nerazzurra. Non soltanto a parole: settimana dopo settimana, dalla fine di maggio, il motivetto è sempre lo stesso. “Stiamo parlando, presto raggiungeremo un accordo”.
Quando? La domanda resta e i tifosi vogliono risposte, il pressing sul giocatore non manca. Ancelotti lo vorrebbe al Real Madrid per rimpiazzare Toni Kroos e non è escluso che un discorso in tal senso non si possa fare. La tifoseria, dopo il trionfo in campionato che ha portato alla seconda stella, è sulla graticola. Questo significa che la strada da fare potrebbe essere ancora lunga. Se la firma ancora non è arrivata, vuol dire che ci sono delle cose da sistemare.
Questione di numeri o scadenze, altrimenti – peggio ancora – oneri. Sicuramente Nicolò Barella vuole l’Inter, ma non intende più aspettare oltre. Dentro o fuori. La concorrenza non manca e, volendo, le alternative (anche di lusso) ci sono. Tuttavia Oaktree non lascia niente al caso. Gli americani hanno rinnovato con Inzaghi, hanno rinnovato con Lautaro Martinez e lo faranno anche con Barella.
Non fosse altro per dare seguito a quel che hanno detto: mantenere l’Inter vincente come con Zhang. Magari, poi, ci saranno difficoltà sul mercato. Comprare nuove pedine non sarà facile e quasi immediato come in passato, ma Marotta – attualmente Presidente dei nerazzurri – è sicuro: le certezze attuali restano. E Barella è una di queste.
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I giornalisti vicini all’ambiente nerazzurro, come Tancredi Palmieri, fiutano la chiusura e ritengono che un accordo – in tal senso – ci sia già. Quando? La domanda resta, ma Palmieri sembra avere anche la risposta: prima degli Europei, per lasciar partire il ragazzo sereno. Accordo fino al 2029 a 6 milioni e mezzo di euro a stagione, esattamente come Calhanoglu. Un altro dei “senatori” di questa Inter che cambia vertice, ma le colonne restano al proprio posto. Incluso Barella.