“Il cancro fa paura”, terribile diagnosi per un campione di Serie A

Anche gli sportivi professionisti devono fare i conti con le malattie peggiori. I casi di atleti vittime di tumori purtroppo non sono rari

Lo sport non dovrebbe mai fare rima con malattia. In realtà anche gli sportivi, o per meglio dire gli atleti professionisti, non sono immuni dal male più oscuro e terribile, che purtroppo non risparmia proprio nessuno. Negli ultimi anni in particolare non è stato così infrequente vedere atleti di primo piano dover combattere con gravi forme di malattie tumorali.

L’ultima in ordine di tempo è Tatiana Garbin, capitano della nazionale femminile di tennis, alle prese con una rara forma di tumore che l’ha costretta a sottoporsi a un doppio delicato intervento chirurgico. Nel mondo del calcio non sono pochi i giocatori che hanno dovuto lottare contro il cancro, sia a carriera in corso che negli anni successivi.

Il cancro fa paura
Il cancro colpisce sempre più spesso atleti e sportivi (ANSA) – Milano.cityrumors.it

La vicenda più emblematica, almeno per ciò che concerne il calcio italiano, è quella di Francesco Acerbi, trentaseienne difensore dell’Inter e punto di forza della Nazionale italiana. Il centrale lombardo che in passato ha vestito le maglie di Chievo, Milan, Sassuolo e Lazio scoprì di avere un cancro a un testicolo ad appena 25 anni. Una vera e propria mazzata, un momento in cui ci si sente crollare il mondo addosso.

Acerbi racconta il dramma vissuto dieci anni fa: “Ecco cosa serve per sconfiggere il cancro”

Nel corso di una lunga intervista concessa alla nota rivista Vanity Fair, Acerbi ha raccontato la sua storia e il dramma che si trovò ad affrontare, a un’età in cui un giovane a tutto pensa fuorché alle malattie: “La prima volta rimasi scioccato, non sapevo come reagire – ha ricordato il centrale nerazzurro -. Ero anche molto giovane, avevo solo 25 anni“.

Acerbi ha sconfitto il cancro
Il difensore dell’Inter Francesco Acerbi ed il ricordo del cancro (LaPresse) – Milano.cityrumors.it

Il difensore dell’Inter ha poi aggiunto che nel momento in cui i medici lo rassicurarono sulle possibilità di battere il male, affrontò l’intero percorso terapeutico con serenità e fiducia. “All’inizio – ha spiegato – prevale la paura ed è inevitabile che sia così. Ma subito dopo mi sono concentrato su ciò che dovevo fare e sono riuscito a farcela“.

Quello che più conta è seguire un corretto stile di vita e attenersi ai consigli dei medici: in tal senso – ha concluso Acerbi – la prevenzione è fondamentale. Una diagnosi precoce può salvare davvero tante vite“. M se Acerbi ce l’ha fatta altri non sono riusciti a battere il cancro: inevitabile pensare a Sinisa Mihajlovic e a Gianluca Vialli che se ne sono andati da poco più di un anno.

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