Al Milan si guarda già alla prossima stagione, che dovrebbe partire senza il tecnico parmigiano. Ma c’è chi si schiera con lui
Al di là dell’astinenza da gol mostrata fino a quel momento nel girone di Champions League, fino alla vigilia dello scontro scudetto con la Juve del 22 ottobre scorso, la stagione del Milan poteva dirsi soddisfacente. Con ottime prospettive derivanti da un calendario teoricamente non impossibile, i rossoneri erano andati alla pausa delle nazionali, dopo Genoa-Milan, in testa alla classifica.
Pur nella difficoltà nel dover affrontare il big-match coi bianconeri senza Theo Hernandez e Mike Maignan squalificati, l’ambiente rossonero aveva guardato con fiducia alla sfida di vertice, che invece ha rappresentato l’inizio di una discesa inesorabile.
In rapida successione, oltre a dover affrontare un’emergenza infortuni che ha toccato numeri da record – ben 30, cifra raggiunta alla fine dell’anno solare – sono arrivate l’eliminazione dalla Champions League, la retrocessione al terzo posto in campionato – posizione ormai cristallizzata, dato il ritmo infernale tenuto da Inter e Juve – e perfino l’eliminazione dalla Coppa Italia, patita per mano dell’Atalanta.
Insomma, come evidente anche dal clima che si respira sui social e negli uffici di Via Aldo Rossi, il futuro di Stefano Pioli, percepito come il maggior responsabile di una stagione finora deludente, appare segnato.
L’ombra di Antonio Conte, che porterebbe inevitabilmente con sé una rivoluzione tecnica, aleggia sulla testa dell’allenatore parmigiano. Che però sta trovando in un suo illustre predecessore, uno che ha cambiato la storia del club meneghino, uno strenuo difensore del suo lavoro.
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi si è fatto portatore di un pensiero alternativo sull’allenatore rossonero. Che avrebbe la squadra in mano. E che il cui lavoro sarebbe assolutamente da apprezzare.
“Se continua così e se proseguono i miglioramenti, non vedo per quale ragione Pioli dovrebbe essere mandato via a fine stagione. L’importante è che il Milan tenga sempre il piede schiacciato sull’acceleratore. E che creda nelle sue potenzialità” ha esordito il vate di Fusignano.
“Sto iniziando a vedere una squadra“, ha proseguito il sempre esigente teorico del calcio offensivo e propositivo. “Finalmente i giocatori si aiutano, dimostrano di seguire l’allenatore, lottano, s’impegnano, non mollano mai. Nell’ultimo periodo Pioli ha dimostrato di avere in mano la squadra e la squadra ha dimostrato di voler seguire il suo allenatore“, ha concluso.
Chissà se ai piani alti della dirigenza rossonera, qualcuno inizierà a parlare di una possibilità ulteriore da concedere a Pioli. Che potrebbe certamente aiutarsi da solo magari vincendo l’Europa League…