Una delle medaglie delle Olimpiadi di Parigi più belle è stata quella di Chiara Consonni, oro nel ciclismo su pista anche per la sua toccante dedica a Yara Gambirasio
Tra le dodici medaglie d’oro della squadra italiana a Parigi spiccano quelle vinte dagli atleti della numerosissima delegazione proveniente dalla Lombardia. E una di queste vale più di altre per il peso emotivo che porta.
È la medaglia di Chiara Consonni, oro nel ciclismo su pista in una competizione estremamente selettiva e complicata come l’Americana, altimenti definito Madison.
La vittoria di Chiara Consonni ha toccato i cuori di molti, soprattutto dopo la sua dedica a Yara Gambirasio, la giovane promessa della ginnastica ritmica tragicamente scomparsa nel 2010.
Questa dedica speciale ha avuto un significato profondo per Chiara, che, pur non avendo mai conosciuto Yara personalmente, ha sentito un legame forte con lei attraverso la sua storia e la loro comune passione per lo sport.
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Nata e cresciuta a Brembate di Sopra, lo stesso paese della provincia di Bergamo dove viveva anche Yara, Chiara Consonni ha seguito una strada sportiva che l’ha portata a raggiungere i vertici del ciclismo internazionale.
A soli 25 anni, ha già collezionato numerosi successi, ma la vittoria nella Madison alle Olimpiadi di Parigi, conquistata in coppia con Vittoria Guazzoni, è stata particolarmente significativa per lei.
Chiara Consonni ha spiegato come la storia di Yara l’abbia colpita profondamente fin da quando era bambina: “Aveva soltanto due anni più di me, ma non l’ho mai conosciuta. All’epoca, quando è sucesso tutto, ero ancora troppo piccola per capire. Però conosco la sua storia, è come se la sua figura non fosse mai uscita dai miei pensieri” ha detto la ciclista.
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La vicenda di Yara Gambirasio, rapita a soli 13 anni mentre usciva dalla palestra di Brembate i cui poveri resti furono rinvenuti in un campo tre mesi dopo, è una delle tragedie più sconvolgenti della cronaca italiana recente. L’omicidio ha lasciato un segno indelebile nella comunità locale e oltre, con il caso che è stato al centro di una lunga e dolorosa inchiesta, culminata con la condanna all’ergastolo di Massimo Bossetti. Una vicenda che fa discutere ancora oggi e che ha mosso l’interesse anche della Tv con dozzine di programmi di approfondimento.
Oggi, distanti di un paio d’anni, con la stessa passione e quasi la stessa età, probabilmente Chiara e Yara sarebbero amiche, due simboli sportivi dello stesso territorio e dello stesso paese, tragicamente diventato famoso proprio a causa della vicenda personale di Yara Gambirasio.
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Per Chiara Consonni, Yara non è solo una vittima di cronaca nera, ma una figura che rappresenta tutte le giovani atlete che, come lei, hanno sognato e lottato per eccellere nello sport: “Conosco il padre di Yara, che è un mio grande tifoso. Capita che ci vediamo al bar per un caffè, mi dice che mi segue. E dunque, pensando anche a lui, e alla loro famiglia voglio dedicare la mia vittoria anche a Yara. Era un’atleta. E chissà, se fosse vissuta magari oggi sarebbe una olimpionica anche lei…”
Chiara Consonni non è l’unica della sua famiglia ad aver avuto successo ai Giochi di Parigi. Anche suo fratello Simone è tornato a casa con due medaglie: un bronzo nell’inseguimento a squadre e un argento nella Madison maschile, vinto in coppia con Elia Viviani.
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Una straordinaria impresa familiare ha reso ancora più significativo il ritorno a casa a Brembate Sopra, dove i due campioni sono stati accolti con grande entusiasmo dalla comunità locale.
Il legame tra Chiara Consonni e Yara Gambirasio è stato recentemente riportato alla ribalta anche dalla docuserie di Netflix “Il caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio”, che ha riacceso l’interesse pubblico su questa tragica vicenda. La serie ha esplorato dettagliatamente il caso, evidenziando le complessità dell’inchiesta e i dubbi che ancora circondano alcuni aspetti del processo. Chiara ha ammesso di aver visto la serie, confermando come la figura di Yara continui a influenzare profondamente la sua vita.
Dopo aver conquistato l’oro olimpico, Chiara Consonni si prepara ora ad affrontare nuove sfide. Il prossimo obiettivo sono i mondiali di ciclismo su pista, che si terranno in Danimarca a fine anno. Ma, nonostante l’intensità della sua carriera sportiva, Chiara non dimentica mai le radici che la legano a Brembate Sopra e alla memoria di Yara Gambirasio.