L’Atalanta si sta allenando per arrivare tirata a lucido alla prima giornata di campionato. Il lavoro estivo non è ancora finito.
Il nome più gettonato di queste ore è quello di Gianmarco Tamberi che rischia di saltare la gara più importante del suo recente passato a causa di problemi di salute. Sta facendo il massimo per stringere i denti e non buttare – metaforicamente parlando – 4 anni di allenamento e lavoro.
Purtroppo sono incidenti di percorso, ma quel che conta è il viaggio e gli stimoli provati per arrivare a questo obiettivo. Anche se rischia di sfumare. Restando in tema di viaggio, il metodo di allenamento di Tamberi è sviluppato anche e soprattutto per le squadre di calcio. Il campione olimpico ha precisato che non conviene imitare la sua dieta, volutamente drastica e fatta di andirivieni che servono per migliorare il fisico, perchè strutturata per il suo fisico.
Il metodo Tamberi
Questo è vero, ma è altrettanto plausibile ritenere che gli allenamenti “alla Tamberi” vengano riproposti anche altrove e in diversi ambiti per cercare di ottimizzare le prestazioni. Naturalmente con dei livelli di partenza differenti e quantità riproporzionate. Tutto in base a quello che è necessario fare.
Nello specifico Tamberi usa il metodo a fisarmonica, per quanto riguarda la dieta, si comincia a preparare mesi prima in cui mette su peso e massa. Poi si “sgonfia”, metaforicamente parlando, con l’avvicinarsi della competizione. L’atleta ha fatto così anche in vista delle Olimpiadi di Parigi.
L’Atalanta ringrazia
Veniamo al calcio e al metodo di allenamento dell’Atalanta: la Dea usa una simile condizione per portare i giocatori a svilupparsi e correre di più. Lo stesso iter, fra tabelle e valori incrociati, viene utilizzato anche dal Real Madrid. A Bergamo, nello specifico, i calciatori inizialmente mangiano tanto per mettere metaforicamente benzina nel corpo.
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Subito dopo vengono fatti “sgonfiare” con allenamenti e ripetute abbastanza probanti sul piano fisico. L’obiettivo è modellare corpi e creare “armature” pronte per il campo. La Dea, infatti, la stagione passata ha corso più di tutti in mezzo al campo. Tamberi salta in alto, ma i risultati non cambiano. Il suo fisico ringrazia e la Dea continua a seguire lo stesso esempio. Una preparazione da medaglia d’oro.