Il calcio è pronto a una nuova rivoluzione nel regolamento: arriva l’espulsione a tempo, ecco cosa cambia.
Negli ultimi anni il mondo del calcio si è aggiornato che nuovi regolamenti e, soprattutto, nuove tecnologie per aiutare gli arbitri e i direttori di gara. L’elemento d’innovazione più importante è stato sicuramente quello della VAR, il quale è stato introdotto per la prima volta in Serie A a partire dalla stagione 2017-2018, ma nell’ultimo periodo di sta pensando di introdurre un altro cambiamento epocale al regolamento, ovvero l’espulsione a tempo.
L’espulsione è la punizione massima per un calciatore che, dopo un brutto fallo di gioco o un comportamento scorretto, può essere mandato fuori dal campo in maniera definitiva lasciando la sua squadra in 10 uomini. L’Ifab, l’organo che controlla il regolamento nel mondo del calcio, sta pensando da tempo a una terza sanzione dopo l’ammonizione e l’espulsione: ovvero l’espulsione a tempo.
Espulsione a tempo: ecco cosa cambia nelle partite di calcio
L’espulsione a tempo è un concetto che esiste anche in altri sport, ad esempio la pallanuoto, dove un giocatore può essere espulso fino a tre volte prima di abbandonare il campo in maniera definitiva.
L’IFAB sta pensando a un tipo diverso di espulsione temporanea, che sarà relativa soltanto a una particolare infrazione del regolamento, ovvero le proteste verso il direttore di gara e verso gli assistenti.
Sempre più spesso si notano calciatori accerchiare l’arbitro dopo una sua decisione non gradita, oppure giocatori che protestano in maniera reiterata e anche piuttosto minacciosa nei confronti del direttore di gara. Questi comportamenti, secondo l’IFAB, non devono essere più tollerati e vanno puniti con una sanzione più grave di una semplice ammonizione e meno grave di un’espulsione.
Secondo quanto accennato dall’IFAB, l’espulsione a tempo sarà indirizzata a tutti quei calciatori, a eccezione dei capitani, che indirizzeranno proteste reiterate e violente nei confronti dell’arbitro. I calciatori in questione saranno allontanati per 10 minuti dal terreno di gioco, ma non è ancora chiaro cosa possa succedere per i calciatori recidivi.
L’espulsione a tempo non è ancora entrata ufficialmente nel regolamento del calcio e dunque non è ancora ufficiale, ma l’IFAB ci sta pensando seriamente e potrebbe diventare una regola effettiva già a partire dalle prossime stagioni. Magari, come già accaduto per VAR e fuorigioco semi-automatico, sarà sperimentato nel corso di una competizione per Nazionali.