Inter al centro dell’indagine sulle plusvalenze

Anche l’Inter sarebbe coinvolta nell’inchiesta, avviata dalla Procura di Milano, sul falso in bilancio che ha già toccato altri club del Belpaese.

Martedì scorso, infatti, gli uffici del club nerazzurro hanno ricevuto la visita della Guardia di Finanza su disposizione dei titolari dell’inchiesta, l’aggiunto Maurizio Romanelli e i pm Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi.
Il sospetto dei magistrati è che dietro le cessioni dei giocatori, si nascondano irregolarità contabili. Una di queste pratiche, per esempio, prevede che una società ceda un giocatore, generando nel bilancio societario di quell’anno una plusvalenza o incremento di valore. Lo riacquista l’anno successivo, a un prezzo superiore a quello con il quale lo ha ceduto ceduto per poi spalmare i costi dell’acquisto sul bilancio degli anni successivi.
Lo stesso meccanismo lo applica la squadra che acquista e poi cede di nuovo il giocatore.

L’inchiesta sull’Inter, nello specifico, ha preso in esame una decina di operazioni di questo tipo messe a bilancio tra il 2017 e il 2019 con plusvalenze pari a 90 milioni di euro. Il sospetto è che i giocatori coinvolti siano stati valutati ben oltre il dovuto per abbellire i bilanci del club in vista dell’accesso alle competizioni europee.

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