In un parco a Milano si nasconde proprio in bella vista un elemento che ha vinto un record mondiale: andatelo a vedere almeno una volta.
Milano è una città ricca di segreti e curiosità da scoprire ma sicuramente la più strana di tutte è quella di cui andiamo a parlare oggi. Si trova in uno dei parchi urbani della metropoli e ha battuto un record mondiale. Ci troviamo al Parco Industriale Alfa Romeo – Portello, più semplicemente noto come Parco del Portello, un parco costruito all’interno dell’omonimo quartiere residenziale di Milano. Il nome deriva dallo stabilimento dell’Alfa Romeo che negli anni ottanta sorgeva al Portello e che oggi è stata completamente dimessa per far posto alle case.
All’interno del parco si trova un elemento da record: la panchina più lunga del mondo. Si estende per la bellezza di 208 metri in totale e per costruirla ci sono volute 25.000 viti e 500 gambe di ferro, senza contare la quantità di legno necessaria per seduta e schienale. Ma perché costruire una panchina così lunga? Qual è il suo scopo? Iniziamo a rispondere a queste domande parlando dell’autore di questa panchina da record, che è stata realizzata da Pacchiarini, un’azienda italiana leader nel settore della progettazione di arredo urbano.
Panchina da record: la più lunga del mondo si trova a Milano
L’azienda si impegna nella progettazione e produzione di soluzioni pratiche ma anche ecosostenibili, che si sposino con l’ambiente circostante. Realizzare la panchina del Parco del Portello non è stata certo un’impresa da nulla.
La prima sfida da affrontare era il clima milanese, caratterizzato da elevatissimi sbalzi di temperatura tra estate e inverno, senza considerare l’elevato tasso di smog in città.
Serviva una soluzione ecosostenibile, che potesse anche reggere i grandi sbalzi termici senza rovinarsi o subire particolari danni nel tempo. Per questo motivo la panchina più lunga del mondo è stata realizzata quasi interamente in legno, un materiale che bene sopporta gli agenti atmosferici ma anche perfettamente verniciabile.
Sono state utilizzate ben 1800 stecche in legno da 4 metri per la sua realizzazione ma il risultato è spettacolare alla vista e funzionale: chi si siede nella panchina non troverà la seduta rovente in estate o congelata in inverno, come succede spesso con le classiche panchine in alluminio che troviamo nei parchi cittadini. Un altro dettaglio interessante è che la panchina non è dritta, bensì si estende curvilinea, in una circonferenza da raggio variabile che accompagna le forme del paesaggio circostante.