“Volevo fare una poesia”: come si chiama il tormentone di Adriano Celentano che sta spopolando su TikTok

“Volevo fare una poesia”. Queste parole stanno spopolando su TikTok: è l’inciso di una famosa canzone, perchè è così virale.

Ormai non si parla d’altro. Aprire i social e trovare “Volevo fare una poesia” è normale amministrazione. Un remix che prende subito e spinge giovani e meno giovani a ballare. Il merito è di Adriano Celentano. Il molleggiato è sulla cresta dell’onda da anni con successi senza tempo. Anche quando non si esibisce dal vivo, fa la differenza.

Il brano scritto da Celentano 52 anni fa sullo smog a Milano
Celentano protagonista dei social (milano.cityrumors.it / ansafoto)

Ormai il cantautore è ritirato a vita privata in attesa di nuove sfide televisive, ma nel frattempo le sue canzoni spopolano. In parte anche grazie ai social. L’artista ha Instagram, il suo account: “Celentanoinesistente” è molto seguito. Qualche volta il grande cantante si lancia in dissertazioni che coprono qualsiasi argomento.

“Volevo fare una poesia”: le origini del tormentone su TikTok

Non ultimo la musica: sempre originale e per certi versi precursore, detta la sua linea per quello che è il futuro. Un’analisi delle tendenze in cui molti si rispecchiano. In tendenza, suo malgrado, però, ci si è ritrovato ancora una volta. Quasi 50 anni dopo. Il brano, appunto, è “Amore no” tratto dall’album soli. Datato 1979.

Nuovo programma Adriano Celentano
Il molleggiato torna in tendenza (ANSA-MilanoCityRumors.it)

Il ritornello di quella canzone: “Volevo fare una poesia che non parlasse che di te” sta spopolando in Rete. Merito di un remix particolare a opera di Jaxomy e Agatino Romero. La canzone è subito entrata in top 50. Persino su Spotify è tra le più scaricate. Davvero basta un tormentone social per riaccendere la miccia di una canzone bella, ma in soffitta? A quanto pare sì.

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Infatti il brano sta riacquistando una nuova giovinezza quasi mezzo secolo dopo. TikTok nello specifico è stato sempre additato come social schiavo dell’algoritmo che propone contenuti molto simili. Un dato positivo, però, è il recupero dal passato. In questo modo anche tanti giovani possono ritrovare canzoni che sembravano perse. Sebbene i successi de “Il ragazzo della via Gluck” non passino mai di moda, una rinfrescata ogni tanto non fa mai male.

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