La Cappella Giulini della Porta â Oratorio san Felice â presso il cimitero di Usmate Velate, in Brianza, ha ricevuto la visita di un gruppo di studiosi provenienti dalla SUPSI, la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana.
Al centro del loro lavoro le tre opere dellâartista ticinese, poi trasferito oltralpe, Vincenzo Vela (1820 â 1891) dal titolo âEcce homoâ, âPreghiera dei mortiâ e âResurrezioneâ. Il loro lavoro, finanziato dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca (FNS) e svolto in collaborazione con il Museo Vela ha come obiettivo quello di approfondire gli studi sulle sue modalitĂ di ideazione e realizzazione delle sculture.
Per questo motivo, le opere visionate sono state analizzate, scansite con speciali strumentazioni, illuminate e fotografate al fine di raccogliere il maggior numero di informazioni di valore tecnico e storiografico.
Una prima fase della ricerca si è svolta a Ligornetto, quartiere della cittĂ di Mendrisio che ospita il Museo Vela, una delle piĂš importanti case dâartista dellâOttocento europeo. Lo scopo del team era quindi quello di verificare come i gessi e le idee si siano trasformate in statue di marmo, anche con lâobiettivo di evidenziare correzioni e modifiche in corso dâopera o eventuali altri âmaniâ che hanno contribuito allâopera finale.
Ad accompagnare i ricercatori câerano il sindaco di Usmate Lisa Mandelli e lâassessore alla Cultura Mario Sacchi che hanno commentato:
âUno straordinario lavoro di ricerca che va oltre la mera osservazione o lo studio basato su quanto giĂ raccolto nei libri che hanno ampiamente raccontato informazioni e curiositĂ su queste due opere. Con un rapido confronto con i ricercatori giunti a Usmate Velate, abbiamo giĂ avuto modo di conoscere ulteriori aneddoti che riguardano le opere del Vela che gelosamente custodiamo nella Cappella San Feliceâ.
âIn particolare â hanno aggiunto â , vi sono scritti, lettere e ulteriori tasselli che possono contribuire a riscoprire la storia che sta dietro il meraviglioso risultato che noi tutti possiamo osservare. Abbiamo accolto con entusiasmo la richiesta del Team di organizzatori e abbiamo spalancato lâOratorio, nella consapevolezza che questa è unâoccasione storica per la nostra realtĂ territoriale ed è la dimostrazione del valore che queste sculture hanno in campo internazionaleâ.