La città degli affari e del commercio non è più solo questo. E’ anche una città per turisti. Chi vive a Milano si è sicuramente accorto negli ultimi due anni della aumentata presenza, lungo tutto l’anno, di turisti sia italiani che stranieri.
Nei primi sei mesi del 2017 la crescita è stata del 13,1% con il picco di agosto al 14,4%. Un aumento di visitatori che non dipende più solamente dai viaggi e dagli incontri di lavoro, cioè quell’ambito che da sempre per natura connette Milano al mondo. E turismo è naturalmente anche lavoro, affari, denaro: solo le 1300 struttura alberghiere della città fattura annualmente 2 miliardi di euro.
Numeri insomma che certificano invece la nuova propensione del capoluogo lombardo, il turismo appunto. Queste dati sono stati presentati nel giorno della firma del protocollo d’intesa tra Regione, Camera di commercio Milano-Monza Brianza-Lodi e Comune, per «sviluppare azioni condivise per rendere ancora più attrattivo il capoluogo e le altre città lombarde».
Ottime notizie dunque, compresa la volontà di collaborare e progettare insieme delle realtà regionali. Con ormai alle spalle il proprio ruolo di città industriale, per valorizzarsi, cambiare pelle e andare verso il futuro non c’è progetto migliore che quello turistico su larga scala. Per capacità, esperienza, risorse di una città che ha sempre dimostrato le proprie qualità e la propria capacità di rigenerarsi. Anche perché, come chi sa chi la conosce, Milano non ha niente da invidiare agli atri gioielli del nostro paese. Diversa ma unica.