A partire da questo importante avvenimento, più di un esperto ha espresso la propria opinione sul futuro della lotta alla pandemia.
Ad Kronos salute ha raccolto alcune opinioni:
“Il 2021, già in estate, potremo considerarlo l’anno della svolta. I vaccini ci aiuteranno a lasciare alle nostre spalle questo incubo”. Questo il pensiero di Pier Luigi Lopalco, epidemiologo e ora assessore alla Sanità in Puglia.”Davvero l’invito a tutti è al massimo della prudenza – ha continuato – . Il fatto che persone che non si sono frequentate nelle scorse settimane o mesi si riuniscano al chiuso magari mangiando insieme è una opportunità di diffusione del contagio enorme. Serve un po’ di (ulteriore) pazienza e prudenza”.
Per Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova: “Il 2021 sarà molto meglio del 2020: sarà l’anno del vaccino e della vaccinazione di massa, se saremo bravi tutti noi a convincere chi è scettico. Se lo faremo arriveremo tra l’estate e l’autunno ad avere 40 mln di persone immunizzate […]”.
Secondo Stefania Salmaso, epidemiologa e componente del Comitato scientifico per i vaccini Covid dell’Agenzia italiana del farmaco, questa sarà “un’occasione di ricostruzione da non perdere. E spero che chiunque sia chiamato a prendere decisioni, anziché trovare una soluzione emergenziale pensi a soluzioni strutturali, che possano rimanere a regime facendo in modo che tutto sia più rapido, più accurato, più completo. E ci permetta di fare un salto di qualità che, in questo momento, è proprio opportuno […]”.
Secondo Maria Rita Gismondo, microbiologa dell’ospedale Sacco di Milano, “dobbiamo anche sperare che il 2021 ci faccia raccogliere le lezioni che ci sta dando Covid, perché molti comportamenti a livello politico, a livello sanitario, a livello globale, non si ripetano […]”.
Per Antonio Pesenti, direttore del Dipartimento di Uoc Anestesia-Rianimazione del Policlinico di Milano: “L’arrivo del vaccino mostra una luce, sta succedendo qualcosa di grande. Speriamo che questa situazione di crisi finisca.[…] se continueremo a fare del nostro meglio, penso che finirà. Secondo me non dovremo aspettare moltissimo”. Teniamo duro”.
Ranieri Guerra, direttore generale aggiunto dell’Organizzazione mondiale della sanità, ha commentato: “Mi ha fatto enormemente piacere vedere come l’incertezza vaccinale in Italia sia ridotta: segno che il dialogo serio, chiaro ed esplicito con le nostre comunità sta dando i frutti sperati […].
Ci sarà bisogno anche di tanta solidarietà, di un recupero di umanità e rispetto. E di una ricerca attiva di coloro che rinunciano alle cure, di coloro che sono sempre marginali rispetto al sistema, dei poveri e dei nuovi poveri che la crisi ha causato, di tutti coloro che non hanno voce e visibilità nella nostra società in crisi e a cui va garantito un accesso equo a ciò che riusciremo tra qualche giorno a offrire a tutti […]”.