The Beat Goes On – I Giganti

Un percorso settimanale, attraverso podcast, nell’iconico mondo del Beat italiano.

Gli episodi in Podcast di “The Beat Goes On” sono il frutto dell’idea di Ivano Bison e di Alessandro Mapelli.
L’intento degli autori è di realizzare, a puntate, una piccola opera divulgativa riguardante il Beat Italiano, un fenomeno che risultò decisivo nella fase presa in esame dai racconti (1964-1969).
Il Beat Italiano ebbe molta importanza, non solo nel campo commerciale discografico e nella realizzazione dei sogni di giovani musicisti. Dopotutto, non vanno sottovalutati gli sviluppi impressi nel settore editoriale e formativo. Ciò vale per un’intera generazione di giornalisti specializzati o (più semplicemente) tra gli appassionati di musica.
Lo spunto per il lavoro, svolto nella massima collaborazione, è venuto da curiosità di sovente espresse sul come si sia affermato (anche in Italia) l’interesse per la musica anglosassone in milioni di ragazze e di ragazzi.

In questo nono episodio:

Nei primissimi anni ’60, suonare con Clem Sacco, con Ghigo o con Riz Samaritano, rappresentava molto di più che una palestra. Erano officine dove gli apprendisti del rock and roll nostrano mostravano venature che poi sarebbero diventate il cardine del “genere” definito “demenziale” della cui patologia saranno afflitti solo coloro che lo etichettavano in questo modo, senza coglierne la genialità.

Tra i musicisti che accompagnavano questi giocosi personaggi c’erano tre degli elementi che andranno a comporre il complesso beat di cui parleremo in questa puntata, ovvero: I Giganti. Enrico Maria Papes suonava la batteria, Mino De Martino la chitarra e Francesco “Checco” Marsella le tastiere. Per un po’ di tempo ruotarono attorno alla produzione dal vivo dei complessi con l’etichetta del Clan.

Sporadiche le apparizioni a fianco dei Ribelli, di Gino Santercole e di Guidone. A Papes, Marsella e De Martino si aggiunse, al basso, il fratello di quest’ultimo, Sergio. Eccoli pronti per andare per loro conto e cominciare a suonare, mettendo nel mirino la voglia di raggiungere il successo, abbandonando il ruolo di comprimari.

La necessità di distinguersi dalle altre band li convinse che il beat poteva trovare sponde migliori se contaminato da sonorità più sofisticate. Abbandonarono le denominazioni precedenti cancellando diciture come “Gli Amici” o “The Ghenga’s Friend”. Da allora si chiamarono solo e unicamente I Giganti.

Ivano Bison è nato, nel 1946, a Pontelongo, in provincia di Padova. Vive a Cinisello Balsamo, dal 1961. Sposato con Rossana e ha un figlio, Stefano. Giornalista free lance, pubblicista, scrittore, ha lavorato, per lungo tempo, alla Kodak. Prima di passare, a tempo pieno, al giornalismo attivo è stato Assessore allo Sport e ai Giovani nella municipalità cinisellese.Fin dai primi anni ’70 ha collaborato con le testate televisive e radiofoniche: TRM2, Rete 55, Antenna 3, Espansione Tv, Telelombardia, TV7, La7, Radio Kelly Milano, Radio Energy, Easy Radio e Radio Village, diventando il direttore di queste due ultime emittenti. Ha collaborato per lunghi anni con Radio Lombardia, dove si occupava di radiocronache calcistiche, campionato di Serie A. Nella sua carriera può mettere all’attivo oltre millecinquecento tra radiocronache e telecronache. Ha fatto parte dello staff di collaboratori dell’agenzia video-giornalistica Brest, di Milano, per conto della quale ha realizzato centinaia di servizi apparsi su testate nazionali e condotto i telegiornali di TV7 Lombardia. E’ stato collaboratore, per due stagioni, con la redazione sportiva de “La7”. Redattore per diversi anni di Estenews e ha seguito, fino alla pensione, tutte le edizioni del Tg Nord Milano. Ha diretto, per cinque anni, il trimestrale delle cooperative cinisellesi “Dimensione Cooperativa’ e per molti altri ancora “La Città”, periodico locale. Scritto e pubblicato i libri sulla cooperazione: “1912-1992, la Cooperativa Aurora (di Balsamo) tra cronaca e storia”; “La storia dei cinquant’anni della Cooperativa di Cinisello Balsamo – Giacomo Matteotti, nel nome di un simbolo”;”Storia dei novant’anni della Cooperativa (l’Aurora) di Bresso ;“La storia della Cooperativa Vittoria di Cormamo”; “Giovani e Ribelli” sui trent’anni dell’omonima società calcistica Lo spettacolo Musicale “The Coverland-Quando le novità non erano note” è da lui ideato e scritto. E’ autore e narratore di “A Ruota Libera” dove si parla dell’opera letteraria e musicale di Bob Dylan. Ha scritto il monologo teatrale “Ho giocato con i russi” imperniato sull’avventura di un calciatore italiano, prigioniero nella Seconda Guerra Mondiale, reclutato per disputare un’amichevole contro una squadra inglese. Ha pubblicato anche “Scritti Express” un volume (con storia, saggistica, inchieste e narrativa) sulle sue lunghe esperienze giornalistiche. Attualmente è pensionato e si occupa di eventi culturali. Nel 2003 ha ottenuto, con Radio Lombardia, il “Premio speciale Gino Palumbo” per la migliore trasmissione sportiva.

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