Telefoni cellulari nel mirino: maxi inchiesta della Guardia di Finanza, coinvolta anche Tim

Telefoni cellulari nel mirino. La Guardia di Finanza ha riscontrato dei ricavi tossici rispetto ad alcune società: coinvolta anche Tim.

Una truffa da 332 milioni di euro. Un vero e proprio impero costruito nel corso degli anni. Sotto la lente d’ingrandimento le società di telefonia. Percorso lungo e ampiamente battuto che però offre ancora notevoli spunti. Soprattutto dal punto di vista del malaffare. La Procura di Milano ha sequestrato anche 250 milioni alla Tim.

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Maxi-truffa telefonica (milano.cityrumors.it)

Telecom Italia Mobile non risulta indagata, ma è coinvolta come società aggregatrice. Il metodo è semplice: si tratta delle forniture servizi, le quali attraverso un meccanismo di contatti e rilasci inconsapevoli sul piano formale addebitano senza consenso soldi sulle schede degli utenti.

Guardia di Finanza: maxi truffa telefonica, 23 persone coinvolte

Una vera e propria truffa in piena regola che prevedeva il rilascio di aggiornamenti di gossip o altre possibilità non richieste. Addirittura si parla della pubblicità ingannevole nel corso dell’uso del telefono, con messaggi spam che servivano a catturare gli utenti. 23 le persone coinvolte in questo maxi blitz.

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La truffa che ha coinvolto diverse società telefoniche (milano.cityrumors.it)

Non resta altro che ricongiungere i pezzi del puzzle: milioni intascati senza regola. Anzi, propriamente con il raggiro. Ecco perchè, attualmente, le compagnie telefoniche difendono gli abbonati dal phishing e la navigazione ingannevole. Abbonarsi – anche contro la propria volontà – è il primo passo verso il baratro.

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Interviene la Procura

Una fine economica perchè gli abbonati si vedevano dimezzare il credito senza motivo. Anche lontano dalle promozioni. Un mondo a parte messo a tacere (parzialmente) dalle autorità. Questo significa dover continuare a fare attenzione a un settore, come quello della telefonia, che regala entusiasmanti novità ma anche importanti tranelli. Per questo la Guardia di Finanza, in accordo con la Procura di Milano, è sempre allerta. Evitare ulteriori raggiri rimane l’imperativo categorico: le truffe, a differenza di alcuni utenti, sono sempre rintracciabili.

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