Il Tar della Lombardia ha respinto il ricorso dell’associazione Italia Nostra contro l’accordo approvato da Regione Lombardia e Comune di Milano riguardante il maxi progetto di trasformazione urbanistica degli scali ferroviari dismessi all’interno del capoluogo lombardo. La motivazione data dai giudici è che “la scelta delle aree su cui effettuare gli interventi, oltre che dei progetti da realizzare, come in tutti i procedimenti di pianificazione territoriale, rientra nella piena discrezionalità dell’Amministrazione”.
Il progetto riguarda una superficie totale di 1,2 milioni di metri quadrati e ha al proprio interno anche una parte importante in ottica di Milano-Cortina 2026, dato che allo scalo di Porta Romana dovrebbe essere costruito il villaggio olimpico riguardante le gare milanesi della manifestazione a cinque cerchi.
La motivazione del ricorso dell’associazione è dovuta a una mancanza, secondo i ricorrenti, di un reale confronto con la collettività e del rispetto dei principi “di partecipazione e trasparenza necessari per garantire la corretta assunzione di decisioni di rilevante impatto urbanistico e ambientale”.