Il nuovo San Siro sarà realtà. La progettazione dell’impianto va avanti: Sala è fiducioso. Il piano per il futuro.
San Siro si rifarà. Questa è la certezza che c’è ormai da qualche settimana. Lo stadio troverà il suo nuovo spazio, non inteso come cambio di zona, ma come cambio di look. La struttura verrà rimessa a nuovo. Il vincolo della Soprintendenza ha scongiurato qualsiasi tipo di demolizione. Il punto di ripartenza è comune, ma adesso bisogna trovare dei partner disposti a sposare il progetto.
Inter e Milano continuano a guardare altrove per il futuro: Rozzano e San Donato in pole per gli stadi di proprietà. Allora Sala è a caccia di investitori. San Siro comunque sarà affidato a WeBuild. La società ha già in mente come lavorare. Il progetto di rinnovo comincerà a campionato in corso e poi proseguirà d’estate.
Così anche se Inter e Milan dovessero giocare si ritroverebbero ugualmente con l’impianto a disposizione. I lavori inizieranno prima da lontano: nelle zone limitrofe alla struttura, poi si procederà con il campo e le tribune. A disposizione un’area vip allargata e l’ampliamento delle tribune standard nei vari anelli. La struttura sarà anche disponibile per eventi e non solo: sala congressi, ricevimenti e quant’altro.
Dal punto di vista sportivo sarà utilizzato come campo neutro, qualora Inter e Milan dovessero riversare su altro. Non c’è pericolo della cattedrale nel deserto: San Siro sarà utilizzato principalmente per concerti ed eventi dal vivo. Settore in cui anche adesso è fiorente.
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Anzi, se le squadre di calcio vogliono trovare un’altra sistemazione, gli artisti “litigano” per avere San Siro a disposizione. A patto che si risolvano i problemi di inquinamento acustico e sostenibilità. In tal senso è stato fatto un primo tavolo pubblico. I confronti e le idee non mancano: non resta altro che partire con il progetto. Il conto alla rovescia è cominciato.