Andrea Notaro ha avviato una raccolta fondi per salvarle e, grazie alla generosità dei milanesi, ci è riuscito. Ecco il destino che le aspetta
Referente della sezione milanese della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, che ha sede nel rifugio di Segrate, Andrea Notaro ama da sempre le galline e, da una ventina d’anni, ne ha qualcuna in casa, con lui. Da qualche tempo desiderava ritirarne una decina da un allevamento intensivo in provincia di Como: arrivato sul posto, però, ha visto quelle centinaia di galline chiuse in gabbia e, sentendo il cuore stringersi di dolore, ha deciso che avrebbe fatto di tutto per salvarle.
Si trattava di 942 galline che, dopo essere state sfruttate per due anni per la produzione di uova, ormai erano “inutili” da quel punto di vista e quindi erano già sulla strada del macello. “So che altre non saranno così fortunate ma questo non può essere un alibi per non fare nulla” ha spiegato Notaro, rivelando di non aver mai avuto in mente l’idea di un blitz animalista. Ecco quindi come ha agito e dove si trovano ora le galline che ha salvato.
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La raccolta fondi
A inizio giugno, Andrea Notaro e la associazione di cui è referente hanno iniziato una raccolta fondi destinata proprio al salvataggio delle galline: poiché erano di proprietà di un allevatore, per salvarle da morte certa l’associazione avrebbe dovuto pagare una quota. Fortunatamente, l’allevatore si è mostrato aperto al dialogo e Andrea Notaro ha concordato con lui la somma da versare per ogni gallina: si è trattato di 3 euro ad animale, il guadagno che lui avrebbe avuto mandandolo al macello.
Fondamentale è stato il tam tam sui social, nonché la generosità di un industriale di Milano che ha voluto rimanere anonimo e anche della Curva Nord dell’Inter, che si è mostrata interessata e ha favorito il diffondersi della raccolta fondi. “A un certo punto ho dovuto dire basta alle donazioni” aggiunge Andrea, per dare un’idea della vastità del fenomeno.
“Il rischio che le mangeranno è escluso, sono tutte galline magre e spennate a causa della cattività, in gabbia stavano in sei” aggiunge Notaro, quando gli si chiede quale pensa che sarà il futuro degli animali. “Però fra 3 o 4 mesi saranno in grado di produrre uova”, rivela.
Le adozioni
Se qualcuno si è limitato a donare dei soldi all’associazione per il salvataggio delle galline, qualcun altro invece ne ha fisicamente adottata una o più di una. Il record va a un uomo 56enne di Pontirolo Nuovo (BG) che, grazie al giardino di 10mila metri quadri di cui gode, ne ha adottate ben cinquanta. Sono quasi tutte lombarde le famiglie che hanno adottato le galline, scelta fatta soprattutto per non far soffrire troppo gli animali durante il trasporto.
Eccezionale, però, è il caso di Letizia che, con la mamma Gloria, è venuta da Mosummano Terme in provincia di Pistoia fino a Milano per prendere 40 galline e 2 coniglietti. Insomma, tutto è bene quel che finisce bene.