Saldi estivi a Milano: quando iniziano. Le regole per negozianti e clienti

A Milano il conto alla rovescia è iniziato. Tra qualche giorno prenderanno il via i saldi estivi 2024 ed è già shopping mania. Tutte le date e le regole per commercianti e clienti

Tempo di shopping sfrenato per i milanesi che si apprestano ad aprire il portafogli e rinnovare il guardaroba. Manca, infatti, pochissimo per l’avvio dei saldi estivi 2024. A proclamare la data d’inizio degli sconti è la delibera della giunta regionale n. IX/2667 del 14 dicembre 2011 che “stabilisce di fissare come data di inizio per i saldi estivi il primo sabato del mese di luglio“.

saldi estivi 2024 a Milano
Saldi estivi a Milano, le date di inizio e le regole (milano.cityrumors.it)

Quindi, si parte il prossimo 6 luglio a Milano. Ma prima di correre agli acquisti, alcune regole da conoscere e che non riguardano solo i clienti, piuttosto i commercianti e il loro modo di agire sui compratori. Le regole sono ferree.

Saldi estivi: le date di inizio e fine

I ribassi nel capoluogo lombardo inizieranno sabato 6 luglio con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi. Sul sito web della Regione Lombardia, sulla pagina dedicata agli sconti estivi si legge che: “La durata massima del periodo dei saldi è di sessanta giorni. Pertanto, gli sconti termineranno il giorno martedì 3 settembre”.

saldi estivi
Saldi estivi a Milano, le date di inizio e le regole (milano.cityrumors.it)

Secondo Confcommercio, le famiglie italiane quest’anno spenderanno in media 202 euro a nucleo familiare, 92 euro pro capite, per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro. Giulio Felloni, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, ha sottolineato che “questi saldi rappresentano per i consumatori un’opportunità da non perdere perché potranno acquistare prodotti di moda e di qualità con un’ampia scelta visto che i negozi sono particolarmente riforniti”.

Poi il presidente Felloni aggiunge, come riporta Confcommercio: “Il comparto della moda si sta avviando verso decisioni e scelte essenziali per il prossimo futuro in un rapporto di filiera. È una data importante che coincide con un momento di difficoltà per il fashion retail. Ogni giorno in Italia chiudono 24 negozi di moda e ne riapre soltanto la metà e questo ci fa molto preoccupare. Sicuramente operiamo in un mercato dove sarà necessario mantenere le stesse regole per tutti.

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Le regole dei negozianti

È la regione Lombardia che ricorda ai negozianti milanesi le regole da rispettare nei confronti dei clienti. Tra gli obblighi: “I commercianti hanno l’obbligo di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso.

Mentre, “È facoltativa l’indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso. Inoltre, l’operatore commerciale ha l’obbligo di fornire informazioni veritiere in merito agli sconti praticati sia nelle comunicazioni pubblicitarie, sia nelle indicazioni dei prezzi nei locali di vendita. Non può infine indicare prezzi ulteriori e diversi e deve essere in grado di dimostrare agli organi di controllo la veridicità delle informazioni relative al prodotto”.

Dal Pirellone fanno sapere che: “I prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale. Se il prodotto risulta difettoso, il consumatore può richiedere la sostituzione dell’articolo stesso o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino, che occorre quindi conservare”.

In ultimo, a differenza degli acquisti nei negozi fisici, per la merce acquistata online è possibile restituire il prodotto o effettuare cambi entro 14 giorni dal ricevimento a prescindere dall’esistenza di un vizio. Nei negozi la prova dei prodotti non è obbligatoria. Questa è rimessa alla discrezionalità del negoziante. Mentre, i pagamenti con carte di credito devono essere accettate da parte del commerciante. E i capi in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo lasso di tempo.

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