La procura di Cremona, che coordina le indagini sulla scomparsa di Sabrina Beccalli, ha assegnato a tre esperti l’incarico di stabilire l’appartenenza dei resti ossei ritrovati all’interno della Panda nera della vittima data alle fiamme.
Come perito di parte, la famiglia Beccalli che da Ferragosto aspetta di sapere che fine ha fatto il corpo della figlia, ha deciso di affidarsi a Luciano Garofano, ex comandante dei dei R.I.S – Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche- di Parma noto per essersi occupato di fatti di cronaca rimasti impressi nell’immaginario collettivo come la strage di Erba del 2006 e il caso di Cogne del 2002.
Gli esperti incaricati della perizia sono Cristina Cattaneo, medico legale; Debora Mazzarelli, antropologa e Domenico di Candia, tossicologo.
L’esame si è reso necessario perché, in un primo momento un veterinario della Ats locale aveva stabilito che si trattava delle ossa di un cane mentre in un secondo momento si era parlato di ossa assimilabili a una persona.
Per la scomparsa e per l’ipotesi di omicidio, è indagato Alessandro Pasini, in carcere a Monza.
Gli ultimi sviluppi della vicenda
– I filmati di una videocamera di sorveglianza: nei fotogrammi si vede il passaggio in via Albergoni della Panda nera di Sabrina, con buona probabilità guidata da Pasini, intorno alle 15:00.
Pochi minuti dopo l’uomo ripercorre la strada, in senso inverso, a bordo di un monopattino.
Il suo terzo passaggio, in direzione della Panda, risale invece alla sera, alle 21:30, e potrebbe coincidere con il momento in cui Pasini da fuoco all’auto in via Vergonzana dove poi è stata ritrovata;
– Il cellulare di Pasini: risultano cancellati alcuni messaggi e mail. La perizia affidata a un esperto dovrebbe fornire informazioni utili all’inchiesta;
– l’appartamento dove Sabrina e Pasini si sono incontrati: dopo le tracce di sangue rinvenute sul pianerottolo e nel bagno, le ultime indiscrezioni parlano di altre tracce ematiche rinvenute su un paio di pantofole dell’uomo;
– le rogge della zona: poco distanti dal luogo del delitto. È stato lo stesso Pasini a indirizzare qui le ricerche del cadavere di Sabrina.
In uno dei canali è stato infatti ritrovato il suo cellulare.