La scomparsa di Sabrina Beccalli: tracce di sangue nell’appartamento del sospettato

Le indagini per la scomparsa di Sabrina Beccalli, la donna originaria di Crema che risulta introvabile da Ferragosto,  si sono arricchite di nuovi particolari.
Il Ris ha infatti rinvenuto tracce di sangue nell’appartamento della ex di Alessandro Pasini, attualmente in carcere con l’accusa di omicidio e distruzione di cadavere.
La scoperta è stata fatta sul pianerottolo e nel bagno grazie all’uso del luminol.
L’uomo, che ha precedenti per spaccio di droga, rapina e resistenza ha ammesso di aver fatto delle avances a Sabrina mentre si trovavano insieme in questo appartamento ma continua a negare di essere l’autore dell’omicidio. 
Secondo la sua testimonianza la donna sarebbe infatti morta per overdose.
Sempre Pasini aveva indirizzato la ricerca del corpo da parte degli inquirenti verso una vasca di liquami di un’azienda agricola poco distante dal luogo in cui è stata ritrovata la Panda carbonizzata della donna. 
Le ricerche hanno dato esito negativo mentre all’interno della vettura sono stati trovati i resti di un cane.
Nel frattempo si è appreso che il tubo del gas collegato alla caldaia dell’appartamento era stato tagliato. Lo avevano rilevato i Vigili del Fuoco in occasione del primo sopralluogo. 
Per questo la Procura di Cremona sta valutando di contestare a Pasini anche il reato di crollo di costruzioni. 
La pm che sta coordinato il caso, Lisa Saccaro, ha disposto un accertamento sul cellulare di Pasini dando incarico a un consulente tecnico. 

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