Russiyana porta la Russia a Milano

Lo scorso sabato il CAM (Centro di Aggregazione Polifunzionale) di corso Garibaldi ha ospitato lo spettacolo di Russiyana, una compagnia di danze di carattere.

La formazione è nata tre anni fa con l’intenzione di diffondere, in Italia, la tradizione dei balli popolari della Russia, dell’Ucraina e dell’Est, in generale, tanto che ha in repertorio anche danze del folklore zigano e della Mongolia. La compagnia è formata da ballerini professionisti sia italiani sia russi ed è nata dall’idea e dalla passione di due donne: Masha Abakoumova e Anna Cislaghi.

Masha Abakoumova

Masha ha una formazione da ballerina classica al Teatro Bolshoi di Mosca e poi si è specializzata in danze folcloristiche nella compagnia Piatnitzkii mentre Anna, che ha una laurea in Interior Design al Politecnico, ha sempre avuto una passione per le danze irlandesi ed è diventata, nel 2012, la prima insegnante italiana riconosciuta dalla Commissione Irlandese per la danza.

Venendo allo spettacolo, è stato un tripudio di ritmo e colori.
Ora accesi, quasi indiavolati, ora più dolci in un viaggio che ti portava, con il pensiero, verso terre lontane come le pianure dell’Ucraina in primavera o le steppe della Siberia.
Tra i momenti che, personalmente, ho apprezzato di più ce ne sono stati due. Il primo è il ballo sulle note di una canzoncina popolare che celebra i Valenki (Валенки in lingua russa), che sono i tipici stivali russi, quelli, per intenderci, che si mettono quando le temperature scendono, di parecchio, sotto lo zero.

Il secondo ha visto esibirsi due danzatrici di Russiyana, con dei costumi bellissimi e ricamati a mano, di un rosso vivo e che hanno ballato suonando due cucchiai di legno, a loro volta dipinti a mano, come vuole la tradizione artigiana di quelle terre. A seguire, una coppia di cucchiai è stata distribuita anche al pubblico – eravamo una 50na di persone – e, tutti insieme, abbiamo dato vita a un divertente concerto improvvisato.

La danzatrice a destra è Anna Cislaghi

Un altro motivo per andare a vedere gli spettacoli di Russiyana sono i costumi di scena. Sono realizzati interamente a mano e presentano ricami e decorazioni tanto preziose quanto elaborate.
Lo spettacolo di sabato è durato circa 45 minuti e, per il mese di dicembre, sono previste altre rappresentazioni.
Per maggiori informazioni si può seguire la pagina Facebook della compagnia Russiyana che, attraverso una campagna di raccolta fondi, sta cercando di crescere ancora un po’.

Lo spettacolo al quale ho assistito è nato in collaborazione con una associazione che si batte contro la violenza sulle donne ed era rappresentato da Natalia Siassina, coordinatrice dell’ Osservatorio Anti-Violenza UXU – Uniti con gli artisti contro la violenza.
Il messaggio che vogliono trasmettere è molto bello: la danza e la cultura in generale possono essere strumento per sensibilizzare contro un fenomeno che, ancora, non conosce fine.

Russiyana
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