Nel calcolo annuale dei reati commessi dai minori, i reati di natura sessuale sono passati da 99 a 199, un aumento considerevole. Lo attesta la relazione statistica della procura presso il tribunale dei minori che elabora dati che arrivano fino al 30 giugno di quest’anno. Il capo della procura Cascone ammette: “Purtroppo fra i giovanissimi, italiani e di origini straniere, va diffondendosi una sorta di maleducazione sessuale, che in certi contesti sociali e in determinate circostanze può avere effetti pericolosi. La disponibilità della pornografia via internet e il moltiplicarsi di messaggi violenti che arrivano da ogni parte possono portare alcuni ragazzini a considerare le coetanee come sempre disponibili ad avere rapporti. O comunque come possibili prede di atti sessuali violenti”.
Per quanto riguarda la frequente contestazione di reati di pedopornografia, va tenuto conto che si tratta soprattutto della pratica diffusa di filmare – da parte di ragazzini tra gli 11 e i 14 anni – i rapporti sessuali che hanno in modo consenziente, per poi diffonderli online in modo incontrollabile, quasi sempre tramite il proprio smartphone.
Altro reato in grande aumento è lo stalking, dietro il quale c’è però propriamente il bullismo, che viene infatti contestato dai magistrati come stalking, non avendo una propria categoria giuridica a parte. In diminuzione invece i reati di hackeraggio informatico da parte dei minori.
Nella relazione è contenuta anche la denuncia dello stato di degrado del carcere minorile Beccaria di Milano, che necessita di interventi di ristrutturazione per consentire una adeguata capacità rieducativo dell’istituto stesso, che nelle attuali condizioni è molto difficile.