La Procura di Milano ha chiesto una condanna a due anni e sei mesi per Roberto Maroni, ex presidente della Regione Lombardia, nel processo di secondo grado riguardante i presunti favori a due ex collaboratrici. La stessa richiesta fu avanzata anche in primo grado, quando Maroni fu condannato a un anno e 450 euro di multa. L’accusa è turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e induzione indebita, per quest’ultima l’ex governatore era stato assolto.
Maroni era presente oggi in aula per l’udienza, con lui anche Giacomo Ciriello, ex capo della segreteria politica dell’allora presidente e Andrea Gibelli, all’epoca dei fatti segretario generale della Regione Lombardia, assieme a Mara Carluccio, una delle due collaboratrici per le quali è contestato il presunto reato. Il procuratore generale Vincenzo Calia ha chiesto per Ciriello la stessa pena di Maroni e la conferma delle sentenze di primo grado per Gibelli (10 mesi, 20 giorni e 300 euro di multa) e la Carluccio (6 mesi e 200 euro di multa).
“Non ho mai imposto a nessuno di assumere Mara Carluccio”, ha detto Maroni, pur sottolineando come la ritenesse “la persona giusta” per l’incarico.