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Pavia ha ricordato Salvatore Maugeri in un convegno

Questa mattina, presso l’istituto clinico scientifico che porta il suo nome, un convegno ha ricordato Salvatore Maugeri, nel 116esimo anniversario della nascita.

L’incontro è stato l’occasione per presentare il libro dello storico Giorgio Cosmacini e ascoltare le testimonianze di tanti professionisti che hanno ereditato e proseguono l’opera del medico del lavoro.
Diritto al lavoro e diritto alla salute sono infatti il binomio che meglio riassume l’impegno clinico e professionale di Maugeri che fondò, nel 1951, il primo centro italiano per la medicina del lavoro in ottica di prevenzione, ricerca e riabilitazione del paziente.

Il libro di Cosmacini, accademico della Statale e del San Raffaele, si intitola “Storia della Medicina del Lavoro, da Bernardino Ramazzini a Salvatore Maugeri (1700-1985)” e si sofferma sul suo operato, dalla fondazione dell’istituto di medicina del lavoro nell’ateneo di Padova al suo trasferimento a Pavia dove, coinvolgendo alcuni industriali lombardi, crea anche un ente filantropico, la Fondazione clinica del lavoro.
Il medico è stato tra i primi a personalizzare le cure per i pazienti e a coltivare il rapporto umano con loro, un aspetto non scontato per gli anni compresi tra il 1930 e il 1950.

Il convegno è stato anche l’occasione per presentare al pubblico un cortometraggio, realizzato dalla fondazione omonima, dal titolo “Il destino di un uomo” di taglio biografico che raccoglie la testimonianza della nipote nonché vicepresidente dell’ente Chiara Maugeri.
Al convegno sono poi arrivati due messaggi istituzionali. Il primo da parte del ministro della Salute Roberto Speranza che ha scritto: “I medici del lavoro- è stato il messaggio inviato dal – sono da sempre sentinelle nell’avvertire i cambiamenti e offrire risposte alla domanda di salute della popolazione: una peculiarità che assume una valenza particolarmente significativa alla luce della pandemia che stiamo fronteggiando e che ha reso tutti noi più consapevoli dell’importanza del rapporto tra medico e paziente”.

L’altro da parte del ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa: “L’Istituto Maugeri ha avuto un ruolo fondamentale nell’arginare il coronavirus, grazie al grande senso di responsabilità e alle alte competenze di scienziati, medici e infermieri. La ricerca è l’unico antidoto al coronavirus e la conoscenza è l’unica arma contro la pandemia”.