Omicidio Sharon Verzeni, sette ore di interrogatorio per i familiari | LE INDAGINI

Proseguono le indagini sull’omicidio di Sharon Verzeni: ieri la sorella e i genitori della vittima sono rimasti a lungo nella Caserma di Bergamo a rispondere alle domande degli investigatori

Dopo l’interrogatorio di lunedì, che aveva visto al centro dell’attenzione i fratelli e il cognato, è toccato alla sorella e ai genitori di Sharon Verzeni, la giovane barista di 33 anni uccisa a coltellate a Terno d’Isola (Bergamo), rispondere alle domande degli inquirenti.

Omicidio Sharon Verzeni
Fiori sul luogo dove Sharon Verzeni è stata rinvenuta uccisa – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

In un momento in cui le indagini non sembrano ancora avere portato a una svolta definitiva, né dal punto di vista dell’esame delle immagini catturate dalle videocamere di sorveglianza né da parte dei riscontri elaborati dal RIS, l’inchiesta cerca ora di fare luce sulle testimonianze e sui rapporti più stretti della vittima.

Omicidio Sharon Verzeni, altri interrogatori

Al momento non ci sono ancora nomi nel registro degli indagati. Ma si registra un altro lungo interrogatorio che ha visto i genitori della vittima, Bruno Verzeni e Maria Teresa Previtali, sono stati nuovamente interrogati dai carabinieri del comando provinciale di Bergamo. Sette ore in tutto. Arrivati poco dopo le 14 i familiari della vittima sono tornati a casa quasi alle 22: ad attenderli fuori i cronisti cui hanno detto di avere risposto a tutte le domande.

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Un nuovo interrogatorio che segue quello di di quasi sei ore avvenuto lunedì durante il quale sono stati ascoltati i fratelli di Sharon, Melody e Cristopher, insieme al cognato Stefano Campana. Gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Emanuele Marchisio, stanno cercando di approfondire ogni dettaglio della vita privata di Sharon, nella speranza di trovare un indizio che possa condurre all’assassino.

L’omicidio di Sharon Verzeni

Sono ormai trascorsi più di venti giorni dalla notte tra il 29 e il 30 luglio scorso, quando Sharon Verzeni è stata sorpresa e accoltellata a morte mentre passeggiava da sola per le strade del piccolo comune bergamasco.

Quattro coltellate, principalmente alla schiena, hanno colpito la giovane in quello che sembra essere stato un attacco premeditato e brutale. Il teatro dell’aggressione è via Castegnate, a poche centinaia di metri dall’abitazione dove la giovane viveva con il fidanzato Sergio Ruocco che quasi sempre la accompagnava in queste sue brevi sedute di corse… Sharon voleva dimagrire in vista dell’imminente matrimonio. Ma stavolta la ragazza era uscita da sola e Ruocco è rimasto a casa a dormire.

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Tuttavia, nonostante l’intensa attività investigativa, non è ancora chiaro se l’omicidio sia legato alla sfera personale della vittima o se si tratti del gesto di uno squilibrato, cosa che non si può escludere considerando un altro giallo, del tutto simile e mai risolto, avvenuto alcuni anni fa non lontano da Terno d’Isola.

L’alibi di Sergio Ruocco

Il compagno di Sharon, Sergio Ruocco, ascoltato la settimana scorsa, ha ribadito di trovarsi a casa al momento del delitto, e ha dichiarato la sua estraneità ai fatti. Ruocco ha respinto con forza le voci riguardanti possibili tensioni legate al coinvolgimento della coppia con Scientology, definendole ‘invenzioni giornalistiche’. La madre di Sergio, Maria Rosa Ruocco, ha pubblicamente difeso il figlio, affermando che non sarebbe mai stato capace di compiere un atto così violento.

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Ieri, in una lunga dichiarazione, anche il fratello di Ruocco si è detto convinto della totale estraneità di Sergio ai fatti: “Una coppia splendida e molto unita, non li ho mai sentiti litigare, davvero mai. Mio fratello non sarebbe mai stato in grado di fare una csa del genere.

Scientology

La vicenda che riguarda i rapporti tra Sharon Verzeni e Scientology, tuttavia, è uno degli aspetti che sembrano interessare gli inquirenti.

La chiesa di Scientology è un’organizzazione culturale e religiosa fondata negli anni ‘50 dallo scrittore Ron Hubbard. Con gli anni è diventato un vero e proprio culto al quale hanno aderito non senza polemiche e questioni che spesso sono diventate anche pubbliche, personaggi famosi. Michael Jackson è stato uno dei devoti di Scientology. E più recentemente anche gli attori John Travolta e Tom Cruise.

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La chiesa di Scientology a Bergamo ha negato di conoscerla, rendendo ancora più complicato l’accertamento di eventuali collegamenti concreti tra Sharon e l’organizzazione.

Nel frattempo, gli investigatori hanno esplorato altre piste, tra cui la possibilità che l’assassino sia un residente della zona, visto che nessuno ha visto il killer scappare e le telecamere di sorveglianza non hanno catturato immagini utili. Questa teoria è rafforzata dal fatto che Sharon è riuscita a chiamare il 112 subito dopo l’attacco, prima di perdere conoscenza ma senza dare alcuna informazione utile a chi aveva raccolto la sua telefonata di soccorso.

Omicidio Sharon Verzeni
Melody Verzeni e il marito escono dal comando dei carabinieri di Bergamo – Credits ANSA (milano.cityrumors.it)

Chi era Sharon Verzeni, vittima dell’omicidio

Sharon conduceva una vita apparentemente serena. Lavorava in una pasticceria, stava pianificando il matrimonio con Sergio e trascorreva il tempo libero con la famiglia. Tuttavia, gli investigatori stanno cercando di capire se ci fossero aspetti nascosti o segreti nella sua vita che potrebbero averla messa in pericolo. Si sta indagando su chat, messaggi e telefonate, Così come sul suo

recente avvicinamento della donna a Scientology, sebbene al momento non siano emersi collegamenti significativi con l’omicidio.

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Un altro elemento sotto esame è l’insolita passeggiata serale che Sharon ha intrapreso la notte dell’omicidio. Secondo i familiari, Sharon era solita camminare per perdere peso in vista del matrimonio, ma il fatto che abbia impiegato quasi un’ora per percorrere un tragitto molto breve ha sollevato sospetti. Gli investigatori stanno cercando di chiarire cosa possa averla trattenuta così a lungo e se abbia incontrato qualcuno prima di essere attaccata.

Altri casi legati a Sccientology

I potenziali sviluppi dell’indagine legati alla chiesa di Scientology sono un fatto. Comunque tutto da verificare. In Italia le vicende legate al culto fondato da Ron Hubbard sono state spesso accompagnate da polemiche: ma sempre relativamente a donazioni e indagini sul flusso di denaro intorno agli attivisti.

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Negli Stati Uniti ci sono stati invece alcuni casi, completamente diversi. Nel 1995 la morte di Lisa McPherson, membro della Chiesa di Scientology, destò molto clamore. La donna, 36 anni, morì a Clearwater in Florida dopo essere rimasta coinvolta in un banale incidente d’auto. Si scoprì di essere appena uscita dalla sede locali di Scientology dopo 17 giorni di terapia. La chiesa fu accusata di negligenza, ma le accuse penali furono successivamente ritirate.

Nel 2003 Elli Perkins, una scientologist, fu uccisa dal figlio, Jeremy, che soffriva di schizofrenia. La famiglia aveva rifiutato cure psichiatriche per lui, preferendo trattamenti psicologici basati proprio sul culto di Scientology.

La Caccia all’Assassino Continua

Le indagini proseguono senza sosta, con l’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza e la ricerca di eventuali tracce di DNA sugli abiti e sul corpo della vittima. Tuttavia, l’arma del delitto non è ancora stata trovata, e l’assassino continua a sfuggire alla giustizia.

Nel frattempo, l’appello delle forze dell’ordine e della famiglia rimane lo stesso: chiunque sappia qualcosa, si faccia avanti.

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