La lotta allo smog è partita e a breve Milano sarà una città completamente nuova. Ecco quali sono i piani e i programmi.
Durante una lunga conferenza stampa, Palazzo Marino ha annunciato, tramite le parole dell’Assessore all’Ambiente Elena Grandi, gli step che porteranno il capoluogo lombarda a sconfiggere l’inquinamento.
La situazione è ormai fuori controllo, soprattutto a causa delle 600 mila auto che ogni giorno arrivano a Milano e contribuiscono all’accumularsi di polveri sottili. All’orizzonte, dunque, misure “drastiche” che la cittadinanza dovrà osservare se vuole respirare un’aria pulita.
Elena Grandi, l’Assessore all’Ambiente, ha intenzioni “serie” e ha dichiarato apertamente che la lotta all’inquinamento è iniziata. A “farne le spese” tutti coloro che viaggiano ancora in automobile, un mezzo che – ormai si è capito – deve sparire dalla circolazione, e che dovrà essere sostituito, volenti o nolenti, con biciclette, auto elettriche o mezzi pubblici.
Non solo domeniche a piedi, dunque. Il progetto della città di Milano è molto più ambizioso: entro il 203 l’intenzione è quella di ridurre del 50% il trasporto privato su strada, ed entro il 2050 Milano dovrà diventare una città ciclopedonale.
Dunque, come specificato proprio dall’assessora, “un taglio netto alle macchine che circolano in città e più spazio, tanto spazio, alle biciclette e ai mezzi che non inquinano“.
Oltre a questo, spicca anche una “denuncia” su come sono state investite le risorse economiche, ovvero quasi totalmente a favore delle automobili e a discapito del trasporto pubblico. Queste scelte politiche hanno reso Milano una città “invivibile”, con 600 mila auto che circolano ogni giorno e con un numero di parcheggi tremendamente insufficiente. La Grandi “ci va giù pesante” e afferma anche che lo Stato non dovrebbe più dare alcun incentivo per comprare auto a benzina o diesel.
Per chi si chiede se davvero le domeniche a piedi risolveranno la situazione drammatica dell’aria, c’è la risposta chiara dell’assessora: “Non riducono in un giorno le polveri sottili ma hanno la funzione di trasformare la visione della città“.
In conclusione, innanzitutto bisogna rieducare la cittadinanza a vedere la città in un’altra maniera, ovvero come un luogo dove andare a lavorare e a fare le altre attività a piedi, come in una sorta di oasi paradisiaca. Il resto, in fondo, verrà da sé. Il prezzo delle auto è inarrivabile, le tasse sui veicoli pesano sui portafogli appesantiti dall’inflazione, i parcheggi nn ci sono e non ne verranno creati, e dunque a chi conviene ormai avere un’auto? Ai cittadini milanesi sicuramente no.