Dal 23 gennaio all’11 marzo al Piccolo Teatro Strehler va in scena Freud o l’interpretazione dei sogni. L’autore Stefano Massini ritiene che ogni epoca ha un paio di libri che la riassumono completamente. Il Novecento è L’Interpretazione dei sogni di Freud. Noi siamo figli di quel libro. Da qui nasce la necessità di dedicare una produzione a tale opera.
«È una Bibbia della nostra contemporaneità. È il racconto dell’uomo che, lasciato solo, decide di fare chiarezza guardandosi dentro. Durante lo spettacolo, Freud analizza i sogni, racconta le visite con i suoi pazienti, racconta i propri stessi sogni. Ma il gioco di meccanismi, per cui tutto ciò che nel sogno appare camuffato è in realtà profondamente motivato da metafore, è di una poesia strepitosa. Il modo in cui questi personaggi si presenteranno a Freud è come un mosaico di casi e di personaggi diversi, ciascuno dei quali porta un enigma. È un’umanità ricchissima, di età diverse, che dà origine a racconti in certi casi lucidissimi, in altri casi profondamente grotteschi che Freud cerca di risolvere come se fossero dei casi polizieschi»
– L’autore, Stefano Massini –
Tutto questo in una messa in scena che si presenta come «un’avventura del pensiero e del linguaggio», racconta il regista Federico Tiezzi.
Biglietti da 26 a 33 euro.