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Milano: una targa per Enzo Jannacci

Milano ha deciso di omaggiare di nuovo la memoria di un suo cittadino illustre: in via Canonica 41 sarà infatti scoperta una targa in ricordo di Enzo Jannacci, il medico-cantautore scomparso nel 2013.

L’anno successivo, il suo nome venne dato al dormitorio di viale Ortles, che da allora si chiama “Casa Jannacci”, in ricordo di un suo celebre pezzo del ’76 dal titolo “el purtava i scarp del tennis” che racconta storia di un senzatetto.
Nel 2015 erano stati presentati due murales dedicati a Jannacci alla stazione Forlanini realizzati dal pittore cubano Danis Ascanio.

Fonte foto Il Giorno

L’inaugurazione avverrà entro il mese di dicembre e sarà accompagnata da un piccolo concerto dal vivo, compatibilmente con le restrizioni imposte dal covid.
Sulla targa sarà impressa una frase che recita: “Veronica, il primo amore di tutta via Canonica” e si ispira all’omonimo brano scritto da Jannacci nel 1965. Raccontava della protagonista, Veronica appunto, che lavorava a teatro Carcano e abitava in quella via.
L’iniziativa è stata promossa dal Municipio 8 e ha ricevuto il consenso del condominio dove sarà apposta la targa stessa.

Qualche curiosità
Jannacci ha un diploma al Conservatorio in armonia, composizione e direzione d’orchestra conseguito nel 1954 e una laurea in medicina con specializzazione in chirurgia conseguita all’Università degli Studi nel 1967. Per conseguire la specializzazione si prese un lungo periodo lontano dalle scene musicali e fece un tirocinio in Sud Africa nell’equipe di Christiaan Barnard, il primo cardiochirurgo a realizzare un trapianto di cuore.

Jannacci è ricordato per essere stato uno dei padri del rock n’roll italiano insieme a Celentano, Little Tony e Giorgio Gaber.
Proprio con Celentano e la sua band che si chiamava Rock Boys suonò al primo festival dedicato a questo nuovo genere che stava spopolando in America e che fu ospitato al Palazzo del Ghiaccio nel 1957.
Jannacci e Giorgio Gaber hanno dato vita a un duo musicale chiamato I due Corsari.
Nel corso della sua cinquantennale carriera si è avvicinato anche al mondo del jazz duettando con Chet Baker e Franco Cerri considerato il chitarrista jazz italiano più talentuoso oltre a essere il volto della celebre pubblicità di un detersivo in televisione.

Negli anni sessanta è tra gli animatori del cabaret del Derby e qui fa la conoscenza di Cochi e Renato, per i quali scriverà diversi testi misicali, e della coppia Dario Fo-Franca Rame.

Nel 1964 pubblica il suo primo album come solista dal titolo “La Milano di Jannacci” in cui si cimenta con il suo meneghino. Fa parte di questo album El purtava i scarp de tennis.

Il suo tormentone più noto, “Vengo anch’io. No, tu no” è del 1968 anno delle sue prime esperienze televisive e della canzone “Ho visto un re” cantata insieme a Fo che fu anche compositore del brano.

Dopo un periodo dedicato alla specializzazione medica torna alla musica e nel 1979 canta insieme a Paolo Conte “Bartali”, testo ispirato al celebre campione del ciclismo italiano.

Nell’album successivo del 1980 compare un altro dei suo grandi successi “Ci vuole orecchio”.

Jannacci si è cimentato anche con il teatro, il cinema e la televisione nei grandi show del sabato sera di Rai 1 come Canzonissima.