Milano, aggressione in pieno giorno. Un’organizzazione neonazista prende di mira alcuni esponenti della comunità LGBTQ+: feriti e contusi.
Milano, ancora un’aggressione in pubblico. Stavolta in pieno giorno. Al centro di tutto un’organizzazione neonazista. I nostalgici hanno attaccato un gruppo di attivisti della comunità LGBTQ+. Il contendere nasce da una iniziativa che gli uomini schierati hanno preso nei confronti dei residenti.
Arrivati in zona, precisamente via Nono, a bordo di Lamborghini e Ferrari sono rimasti in sosta vietata facendo rumore e schiamazzi fino a disturbare la pubblica quiete. A quel punto, intorno alle dieci del 1° luglio, uno degli esponenti della comunità LGBTQ+ è intervenuto chiedendo semplicemente maggior decoro e compostezza.
La risposta non tarda ad arrivare: “Noi in Italia facciamo quello che vogliamo, hai capito”. Subito dopo parte una vera e propria aggressione, calci e pugni accompagnati da insulti di vario tipo e con qualsiasi epiteto. Una violenza in piena regola. Alcuni rappresentanti della comunità LGBTQ+, dopo essere stati ascoltati dalle autorità, sono stati condotti verso l’ospedale più vicino per essere curati. La prima struttura utile in linea d’aria era il Fatebenefratelli.
È scattata immediatamente la denuncia per aggressione e le autorità competenti hanno chiesto una mano ai residenti della zona per ricostruire le identità dei singoli. Tutti riconducibili a una determinata organizzazione di estrema Destra. Si sta facendo il possibile per rintracciare la fonte e carpire informazioni sugli aggressori.
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Questa storia comincia ad avere una conformazione, prima c’era soltanto tanta paura e senso di impotenza. Ora comincia a venir fuori un disegno, anche grazie alle testimonianze degli aggrediti. Non resta altro che mettere insieme i pezzi, sebbene il problema della sicurezza pubblica a Milano sia ancora tristemente molto attuale. L’epilogo di questa vicenda potrebbe essere la cartina tornasole per il prossimo futuro: violenza e intolleranza regnano ancora sovrane lungo le strade del territorio meneghino.