Marsiglia-Atalanta, al Velodrome sono accorsi in 2800 per sostenere la squadra di Gasperini: due tifosi accusati di odio razziale.
Marsiglia-Atalanta, baruffa non solo in campo. Al Velodrome va in scena una partita maschia: il match è stato ricco di azioni e contrasti di vario genere, ma gli animi non erano accesi soltanto sul rettangolo di gioco. Si pativa anche sugli spalti, ma talvolta il tifo andava oltre travalicando quella che è la civiltà.
Senza contare la buona educazione, ma quel che ha identificato la telecamera presente allo stadio è molto più compromettente. Non si tratta infatti di un semplice sfottò. Alcuni tifosi dell’Atalanta sono stati identificati mentre facevano saluti romani e gesti razzisti. Una brutta immagine per l’Italia e il calcio nostrano.
I ragazzi sono finiti su tutti i social: uno dei giovani è stato successivamente fermato dalle autorità francesi. Nel corso della notte sono stati effettuati gli accertamenti, ora il ragazzo aspetta di finire davanti al Giudice. Le riprese social non hanno lasciato andare la questione nell’oblio, anzi ne hanno accentuato la portata.
Non che quanto hanno fatto non fosse ugualmente grave e compromettente, ma l’occhio vigile delle piattaforme ha accentuato ogni dinamica. Infatti il giovane ha provato a giocarsi la carta della goliardata, ma non è servita a nulla. 2800 nello specifico erano i tifosi della Dea presenti al Velodrome: le telecamere hanno indugiato su due persone, ma i riflettori restano comunque puntati sul mondo ultras: insieme ai rappresentanti del tifo nerazzurro, c’erano anche alcuni esponenti dell’Eintracht Francoforte, con cui l’Atalanta è gemellata.
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Le gerarchie ultras si stanno modificando: l’occhio vigile delle autorità cerca di monitorare la situazione. L’Europa League è teatro anche di meccanismi che esulano da tattiche e tecniche, ma prendono esempio dalla passione usandola come volano per l’insofferenza. Il passo successivo è l’intolleranza: suggestione da debellare, in special modo in tribuna.