I milanesi vorrebbero che i Navigli diventassero balneabili. Nel frattempo, il modello Senna spaventa tutti: ecco qual è la situazione a Milano
Nell’ultimo periodo solo ed unicamente di un fiume si è sentito parlare: la Senna. In occasione delle Olimpiadi che si stanno tenendo a Parigi e che prevedono sport anche acquatici, infatti, la città e il comitato olimpico hanno voluto sfruttare il fiume cittadino. Sebbene già prima dell’inizio dei Giochi ci fossero serie preoccupazioni sullo stato di salute del corso d’acqua, le prime segnalazioni di Escherichia coli negli atleti hanno ulteriormente alimentato le polemiche.
Chi vive il fiume della propria città, non per forza facendoci il bagno ma semplicemente passeggiandoci vicino, si sta quindi chiedendo se anche quello sia contaminato come la Senna. A Milano, per esempio, il tema della balneabilità dei Navigli è sul tavolo da diverso tempo: ecco i risultati delle ultime analisi sulle acque del canale meneghino.
Leggi anche – Milano, calci e pugni contro una pattuglia della Polizia: aggressori arrestati e chiuso il locale nascondiglio
Leggi anche – Denunciato per guida in stato di ebrezza anche se in bici. È successo a Milano: massima attenzione
Le analisi Arpa
La relazione firmata dalla direzione tecnica Monitoraggi e Prevenzione del Rischio Naturale di Arpa Lombardia, relativamente alle acque dei Navigli, parla chiaro. “Nel triennio 2020-2022 il Potenziale Ecologico dei tre Navigli si è mantenuto “sufficiente” come nei tre anni precedenti (2014-2019), che a sua volta aveva visto un miglioramento rispetto al periodo 2009-2014 con il passaggio da scarso” a sufficiente“. Il campionamento avviene tra via Valenza e l’Alzaia per il Naviglio Grande, nel comune di Casarile per il Pavese e in via Idro per la Martesana.
L’indagine, però, non è destinata a determinare la balneabilità o meno dei Navigli. Non si tratta, infatti, di una ricerca igienico-sanitaria: allo stato attuale, di fatto, i Navigli e la Darsena di Milano non sono “corpi idrici destinabili alla balneazione“, secondo la relazione di Arpa. Questo è dovuto al fatto che sono manufatti idraulici pensati per l’irrigazione, per l’industria, per la navigazione e per la produzione di forza elettromotrice.
Al momento, quindi, il giudizio sulle acque dei Navigli è “sufficiente”. Per arrivare al “buono” servirebbe che nel Naviglio Grande e nel Naviglio Pavese non ci fosse l’inquinante Ampa e che in tutti e tre i canali non avesse dato una risposta l’elemento biologico diatomee.
Sporcizia, ma…
Negli ultimi giorni, inoltre, Simone Lunghi soprannominato l’angelo dei Navigli ha pubblicato su Instagram un video nel quale ha mostrato lo stato delle acque dei Navigli. Proprio lui, che da anni si impegna a tenere il più puliti possibile i canali milanesi recuperando tutto ciò che i vandali vi buttano dentro, mostra l’acqua che, a uno sguardo superficiale e di certo non preciso come quello di Arpa, sembra anche piuttosto limpida.
Visualizza questo post su Instagram
