Dopo il caso di Biella, anche Sesto San Giovanni ha deciso di non conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita, Liliana Segre. La proposta era arrivata dal Movimento 5 Stelle insieme a tutta l’opposizione, ma è stata respinta dal sindaco, Roberto Di Stefano, esponente di Forza Italia. “Liliana Segre non ha a che fare con la storia della nostra città e darle la cittadinanza sarebbe svilente per lei perché è una strumentalizzazione politica”, ha dichiarato il primo cittadino.
La scelta arriva, come detto, dopo le polemiche dovute alla medesima scelta fatta dal Comune di Biella, guidato sempre da una giunta di centrodestra (in risposta al provvedimento il comico Ezio Greggio ha rifiutato la cittadinanza a lui rivolta, sottolineando di aver avuto un padre rinchiuso in un campo di concentramento, proprio come la Segre.
La decisione è stata commentata polemicamente dal Pd di Sesto: “Asserire che Liliana Segre non ha alcun legame con Sesto San Giovanni è ridicolo. La senatrice è iscritta all’Aned associazione degli ex deportati attiva sul nostro territorio dagli anni Cinquanta e organizzatrice ogni anno di un partecipatissimo viaggio nei lager con la partecipazione dell’Istituzione e del labaro comunale insieme a molti istituti scolastici e cittadini. La nostra città è stata insignita orgogliosamente della Medaglia d’Oro alla Resistenza e che la Resistenza non abbia nulla a che fare con la deportazione e con la dittatura nazifascista che imprigionò la Senatrice a Auschwitz è un azzardo troppo ardito anche per il nostro sindaco”.