Licenziamento per 106 operai di una ditta nel bresciano

La multinazionale americana Timken che ha uno stabilimento a Villa Carcina, in provincia di Brescia, ha annunciato la chiusura e il conseguente licenziamento di 106 lavoratori.

L’azienda produce cuscinetti a sfera per il settore automotive e ha sedi produttive in 30 paesi. Alla notizia del provvedimento i dipendenti hanno iniziato uno sciopero accompagnato da un presidio permanente in azienda. La notizia è arrivata in maniera del tutto inaspettata se si considera che solo un paio di settimane prima c’erano stati incontri per pianificare le ferie e persino per discutere del nuovo contratto aziendale.
Sale così a tre il numero delle multinazionali che hanno annunciato il licenziamento senza fare ricorso agli ammortizzatori sociali dopo la Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto in Brianza e la Gkn di Campi Bisenzio.

I sindacalisti che seguono la vicenda, Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive, e Antonio Ghirardi, segretario generale Fiom-Cgil Brescia, hanno commentato: “La Fiom ha chiesto al Mise di convocare azienda ed istituzioni locali per affrontare l’ennesima vertenza nel settore ed evitare i licenziamenti”.

E ancora: “È urgente inoltre far ripartire il tavolo del settore automotive per affrontare la fase di transizione e per individuare, con un accordo tra le parti sociali i ministeri competenti e le aziende, gli investimenti e gli strumenti per la tutela dell’occupazione e dell’industria del nostro Paese”.

Intanto il viceministro allo Sviluppo economico Alessandra Todde ha fatto sapere che il Ministero competente avvierà a breve un confronto tra Regione, azienda e parti sociali per decidere cosa fare.

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