La cerimonia per la Giornata delle vittime degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali è stata l’occasione per annunciare l’adozione di un algoritmo che permetterà di individuare i cantieri con i maggiori rischi per la sicurezza e intervenire così in maniera preventiva.
Dell’iniziativa si è fatta portavoce Letizia Moratti, assessore al Welfare, che ha spiegato: “Questa iniziativa sarà condivisa con l’Ispettorato interregionale del lavoro per la Lombardia e sarà sottoposta anche a livello centrale” per poi aggiungere “Grazie all’anagrafe aggiornata dei cantieri edili possiamo individuare a priori e distinguere le imprese virtuose da quelle problematiche da sottoporre a più stretta sorveglianza” anche perché proprio il settore edile, grazie alla semplificazione dell’accesso al bonus sulle ristrutturazioni, sarà quello che dovrà trainare la ripresa economica post pandemia. In questo scenario diventa urgente, quindi, fermare il fenomeno delle morti sul lavoro.
Solo nel 2020 le imprese controllate erano state 26.467, un dato insufficiente se si considera che dall’inizio dell’anno, secondo i dati di Ats, gli incidenti mortali sul lavoro, nella sola Lombardia, sono stati già quindici.
L’algoritmo, già adottato in Veneto una decina di anni fa, potrà agire sul database del Sistema informativo della Prevenzione Impres@ che raccoglie dal 2010 tutti i controlli effettuati dai servizi del Dipartimento di prevenzione delle Ats e i loro esiti. Il sistema era nato proprio per individuare le imprese e i cantieri carenti in sicurezza, avere una maggiore copertura del territorio, migliorare l’efficienza della vigilanza, intervenire su obiettivi specifici e favorire un sistema integrato della prevenzione degli incidenti.
In occasione della cerimonia anche i sindacati hanno fatto sentire la loro voce sul tema sicurezza sul lavoro lamentando la carenza del personale addetto ai controlli di sicurezza proprio dentro alle aziende. Un altro elemento sul quale, ha ribadito Moratti la Regione intende intervenire sfruttando la dote di 30 milioni di euro ricavati proprio dalle sanzioni alle imprese non in regola.