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Cultura e Spettacolo

Il piatto di pasta in bianco che sta facendo impazzire Milano: costa 26 euro

TikTok strizza l’occhio alla cucina. La pasta in bianco più famosa (e discussa) del Web viene da Milano: il motivo della polemica.

Un mix fra realtà e ironia, ma la gente sembra apprezzare ben poco. TikTok ragiona in tendenze: cosa va e cosa invece non attira l’attenzione degli utenti. L’algoritmo è piuttosto variabile perchè funziona in base a quello che le persone guardano. È sufficiente soffermarsi qualche secondo in più su un contenuto per avere nelle proprie tendenze tutti video simili.

Il piatto di pasta che divide Milano (Screenshot Google-MilanoCityRumors.it)

È l’equazione del mondo moderno: più guardi, più condividi. Anche se non fai niente. Le aziende confrontano tutto questo: controlli incrociati che lasciano indicazioni importanti per il business digitale. Il vero terreno di confronto per gli anni a venire. Ora tocca alla cucina: su TikTok sono tornati alla ribalta contenuti di ricette e metodi di cottura.

La pasta in bianco torna in tendenza

Sta facendo molto discutere – restando in tema di buona e cattiva tavola – una pasta in bianco che arriva direttamente da Milano. Il piatto è semplice: la presentazione meno. Un famoso ristorante meneghino mostra la pietanza presentandola come se fosse un piatto speciale, di livello mondiale.

La pasta in bianco tra le tendenze di TikTok (Screenshot Google-MilanoCityRumors.it)

Per gli utenti, invece, di mondiale c’è solo la recitazione della cameriera che parla al cliente: “Questo è un piatto speciale – racconta mentre glielo porge – una mantecatura che facciamo solo noi la rende una pasta incredibilmente buona”. Gli ingredienti sono quelli: burro e parmigiano amalgamati insieme e cotti a puntino.

Il tormentone di TikTok

Non al dente, ma neanche troppo ripassati. Il giusto. Quel che serve per fare la differenza. Un surplus necessario – secondo i gestori – a giustificare il prezzo del piatto: 26 euro. Scandito ad alta voce, per far capire che non si sta parlando di una pasta qualsiasi. A quel punto i commenti si sprecano: c’è chi cita Wanna Marchi, prendendo in esame i suoi raggiri con le televendite, e chi invece definisce “fesso” chi va a mangiare in certi posti.

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Ce n’è davvero per tutti i gusti, ma nel mare magnum del dissenso esiste anche qualcuno che prova a difendere i proprietari del ristorante: “Se non vi piace, andate da un’altra parte”. Come dire: non c’è bisogno di commentare su tutto. Il senso della replica è chiaro, ma evidentemente l’invito dell’utente non è stato raccolto. Anche se bisogna ancora capire se sia tutto vero, oppure si tratti soltanto dell’ennesima trovata pubblicitaria. I gusti non si discutono, ma i prezzi sì.