In vista della giornata mondiale dedicata ai Giusti del prossimo 6 marzo 2021, il Comitato dei Garanti dell’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano ha annunciato i nomi di 5 nuovi personaggi che entreranno nello spazio dedicato al Monte Stella.
“I Giusti, come ci ricorda la parola ebraica “Tiqqun ‘olam”, ci insegnano a “raddrizzare il mondo” e il tempo in cui ci è capitato di nascere” ha ricordato il presidente della fondazione Gariwo Gabriele Nissim.
Si tratta del diplomatico svedese Dag Hammarskjöld, Segretario generale delle Nazioni Unite dal 1953 al 1961, del medico italiano Carlo Urbani, che ha scoperto e poi si è ammalato di SARS nel 2003, dello scrittore e critico letterario Liu Xiaobo, attivista per i diritti umani in Cina assieme alla moglie Liu Xia, poetessa, pittrice e fotografa e del giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti Ruth Bader Ginsburg, scomparsa di recente, sostenitrice della parità di genere e dei diritti delle donne.
“Con la proposta dei nuovi Giusti abbiamo voluto indicare le quattro grandi battaglie che si presentano a livello mondiale – ha evidenziato Nissim -. La battaglia per la democrazia […], la battaglia per il rafforzamento delle istituzioni internazionali […], la battaglia per la difesa dei diritti delle donne in ogni parte del pianeta […] e infine la battaglia per una cooperazione internazionale per la sconfitta delle pandemie, affinché il vaccino possa essere distribuito in tutti i Paesi e la ricerca medica possa essere messa a disposizione di tutte le persone”.
Un breve profilo dei nuovi Giusti:
Dag Hammarskjöld: è stato Segretario generale delle Nazioni Unite dal 10 aprile 1953 al 18 settembre 1961, quando il suo aereo si schiantò a Ndola, attuale Zambia, nel corso di una missione per risolvere la crisi politica in Congo seguita alla proclamazione dell’indipendenza. È stato l’unico Segretario generale delle Nazioni Unite a morire mentre era in carica. Nel 1961 gli è stato conferito il Premio Nobel per la Pace alla memoria;
Carlo Urbani: nel 2003 viene contattato dall’ospedale di Hanoi per visitare un uomo d’affari colpito da polmonite atipica ed è il primo e il solo ad accorgersi che si tratta di una nuova malattia.
Lancia l’allarme al governo e all’OMS convincendoli ad adottare misure di quarantena. Colpito dalla malattia – che si rivelò essere SARS, morì dopo due settimane lasciando i suoi polmoni come donazione per la ricerca.
Il suo metodo anti-pandemie rappresenta tuttora un protocollo internazionale per combattere questo tipo di malattie;
Liu Xiaobo: è stato il primo cinese a ricevere il Premio Nobel per la Pace nel 2010. Nella primavera del 1989 partecipò alle proteste di Piazza Tienanmen, quindi fu arrestato e imprigionato per 20 mesi. Arrestato di nuovo nel 2009 e condannato a 12 anni di prigione, è morto di tumore nel luglio del 2017;
Liu Xia: ha sposato Xiaobo mentre era detenuto in un campo di rieducazione nel periodo 1996-1999. Agli arresti domiciliari dal 2010 ha vissuto in stato di povertà perché le veniva impedito di lavorare.
Nel 2018, però, dopo una serie di appelli di intellettuali e attivisti in suo sostegno, ha lasciato la Cina e si è trasferita in Germania;
Ruth Bader Ginsburg: giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti dal 1993 al 2020, seconda donna nella storia americana e prima esponente femminile della comunità ebraica a ricoprire quella carica.
È stata una battagliera sostenitrice della parità di genere e ha dato un grande contribuito all’emancipazione delle donne.
In questi giorni sono stati aggiunti altri nomi anche al Giardino virtuale del Monte Stella, lo spazio digitale creato nel 2017.