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I giardini di Palazzo Moroni a Bergamo per la prima volta visitabili grazie al FAI

Parchi e giardini storici monumentali, riserve naturali e orti botanici, boschi, foreste e campagne, alberi millenari e piante bizzarre, sentieri immersi nella natura e passeggiate nel verde urbano, giardini pubblici da riscoprire e giardini privati segreti che si svelano al pubblico: tutto ciò si potrà visitare in questa edizione speciale delle Giornate FAI, che assume un’inedita veste “all’aperto”, sabato 27 e domenica 28 giugno 2020 in oltre 200 luoghi in più di 150 località d’Italia, su prenotazione e nel rispetto delle norme di sicurezza, grazie all’infaticabile spinta organizzativa dei gruppi di volontari delle delegazioni FAI sparsi in tutto il Paese. Un’iniziativa per risvegliare la curiosità e l’intelligenza dinnanzi a ciò che ci circonda, per interrogarci – come scrive Goethe – su ciò che abitualmente vediamo ma non conosciamo se non in superficie, e che vedrà protagonisti anche tutti i Beni del FAI – Fondo Ambiente Italiano, per l’occasione anch’essi concentrati su proposte “all’aperto” declinate sul patrimonio verde. Infine, durante le Giornate FAI all’aperto verranno svelati per la prima volta al pubblico, a pochi mesi dall’accordo tra il FAI e la Fondazione Museo di Palazzo Moroni, gli imponenti Giardini di Palazzo Moroni a Bergamo, oltre quattro ettari di verde tra le mura della Città Alta: l’omaggio del FAI alla città che ha drammaticamente sofferto l’emergenza sanitaria e che necessita di ritrovare il benessere e la bellezza che solo la natura può offrire.

Questa nuova edizione delle Giornate FAI si carica di un significato speciale ed emblematico: il momento storico che stiamo vivendo ha imposto a tutta la collettività di riorganizzarsi e reinventarsi, e il FAI è pronto per tornare a offrire al pubblico una ricca e intensa esperienza di visita, nel rispetto della massima sicurezza per tutti, cogliendo l’occasione per mettere al centro della propria proposta il patrimonio “verde” all’aperto di natura, ambiente e paesaggio del nostro Paese. Il FAI persegue dalla nascita l’obiettivo di riavvicinare gli italiani alla natura e al paesaggio, per riscoprire e coltivare una “cultura della natura” e per favorire la conoscenza del patrimonio verde dell’Italia, a cominciare dai suoi Beni. La nostra missione si basa sul principio che “si protegge ciò che si ama e si ama ciò che si conosce”: comprendere la natura, dunque, si rivela il modo per educarci a “proteggerla”. Oggi per un italiano sembra più facile riconoscere un monumento o una celebre opera d’arte che non le specie degli alberi intorno a noi, ma entrambe sono conoscenze fondamentali per un uomo colto e per un cittadino responsabile che abbia a cuore la tutela dell’immenso patrimonio italiano di arte e natura. Ecco perché il FAI dalla crisi generata dalla pandemia ha cercato di cogliere un’opportunità e per la prima volta, dopo 35 edizioni di Giornate FAI, presenta un programma di aperture interamente dedicato al rapporto tra Cultura e Natura, coinvolgendo i Beni e i territori in cui operano, nell’ambito della missione del FAI, le sue Delegazioni. Sarà sorprendente guardare l’Italia con occhi nuovi, e scoprire tutte le sue molteplici sfumature di “verde”.

Questi altri luoghi visitabili in Lombardia:

Brescia

Yoga&Fitness nel chiostro del Museo Diocesano. In collaborazione con Esse Accademia e CorriXBrescia – 3 appuntamenti al giorno di Yoga&Fitness.

La Grande Guerra in Valle Camonica: la Terza Linea di Sonico. Bunker, linee di trincea, opere di ingegneria militare le cui tracce sono visibili nel cuore della natura camuna. Una lettura del territorio e della Grande Storia che lo ha contraddistinto attraverso i resti di quella che fu la “Terza Linea”, l’ultimo sbarramento in caso di sfondamento del fronte durante la Prima Guerra Mondiale.

Cremona

Cremona, palazzo Grasselli (C) FAI

Giardino e Palazzo Grasselli. Il palazzo di corso XX Settembre fu abitato dalla famiglia dei Magio fin dal Quattrocento per poi passare ai Grasselli nel 1876. L’aspetto attuale si deve a una serie di interventi commissionati da Camillo Magio a partire dalla metà del Seicento, per adeguare la domus magna al rango marchionale ambito dai proprietari. Un parco con essenze secolari, un tempo aperto su campi e orti, si apre elegantemente in linea con il portale d’ingresso.

Mantova

Mantova, bosco Virgiliano (C) FAI

Bosco Virgiliano. Il Bosco Virgiliano è un parco pubblico progettato e realizzato nel 1930, in occasione del bimillenario della nascita di Virgilio, da Giuseppe Roda, architetto di giardini e parchi per i Savoia, già attivo a Mantova, che volle ricreare un giardino boscoso destinato al diletto e all’ozio così come si usava nell’antica Roma.

Cavriana (MN)

Ex Stazione Scatter. L’ex Stazione Scatter si trova fra i boschi del Monte Bosco Scuro e ha rappresentato per decenni uno snodo essenziale nel quadro delle comunicazioni militari durante la Guerra Fredda.

Milano

A passeggio tra antichi giardini e luoghi suggestivi. Una passeggiata nel cuore di Milano, attraverso storie, epoche e stili differenti. Tra le varie tappe, una visita agli aristocratici giardini del Regio Collegio delle fanciulle, fondato dalla contessa di Guastalla Paola Ludovica Torelli, oggi esempio di giardino all’italiana con la Peschiera tipica dell’età Barocca e il tempietto neoclassico di Cagnola.

Villaggio Operaio di via Lincoln. Il piccolo quartiere prende il nome dal breve tratto di strada intorno al quale si è sviluppato, in prossimità di piazza Cinque Giornate, ed è conosciuto anche con il nome di “Quartiere arcobaleno”, per le quaranta case presenti lungo la via caratterizzate da colori vivaci e brillanti, ognuna col proprio giardino ben curato.

Portello, Incredibile giardino contemporaneo. Portello è il nuovo parco situato nella zona nord–ovest di Milano, in corrispondenza dell’ex area industriale dell’Alfa Romeo. Un’oasi verde dalle forme sinuose e tondeggianti pensato da Charles Jencks e realizzato da Andreas Kipar, fondatore dello studio Land, autore internazionale di diversi progetti inerenti l’architettura del paesaggio.

Milano, Villaggio Pirelli, panoramica – Foto Yorick39 tratta da Wikipedia

Villaggio Pirelli, viale Sarca. Il Borgo Pirelli è un villaggio operaio costruito tra il 1920 e il 1923 su progetto dell’architetto Giacomo Loria e committenza della società Pirelli. Il villaggio consta di 26 villette a due piani riconducibili a 5 differenti tipologie di taglio, sulla base della funzione ricoperta in azienda dai loro occupanti, e distribuite su un ex-terreno agricolo adiacente al Viale Sarca, nell’area nord di Milano.

Villa Litta ad Affori. Situato nello storico borgo di Affori, è uno dei più antichi parchi meneghini e preserva ancora alcune delle più maestose e secolari alberature di Milano. Lo scenografico giardino “all’inglese”, riprogettato a metà dell’Ottocento dal conte Silva, autore del giardino di Villa Belgiojoso, abbraccia la grandiosa Villa di Affori, costruita dal marchese Corbella nel 1687.

Milano, Giardino dell’Arcadia

Giardino dell’Arcadia. Nella prima metà del Settecento il conte Carlo Pertusati attuò importanti trasformazioni nella residenza famigliare in Porta Romana finalizzati ad affermare la sua casata nell’aristocrazia milanese tra cui la realizzazione di un giardino all’italiana alle spalle del palazzo, disseminato da alberi e piante a basso fusto e arricchito da sculture che venne offerto dal Conte come sede per le adunanze della colonia milanese dell’Accademia dell’Arcadia. Il giardino storico conserva in parte ancora oggi l’estensione originaria pur avendo subito nel corso dei secoli diverse trasformazioni.

Vimercate (MB)

Parco di Villa Gallarati Scotti. Prati, radure, boschetti, ruscelli, fontane e alberi maestosi caratterizzano il grandioso parco di Villa Gallarati Scotti. Nato contestualmente alla villa e originariamente pensato “alla francese” nel XIX viene ampliato e trasformato per conformarsi alla nascente moda del parco all’inglese. Vennero così sostituite le eleganti geometrie disegnate dalle siepi di bosso con paesaggi più naturali, formati da radure e boschetti. Rimangono, però, ancora oggi visibili alcune architetture che ornano il parco, come il Tempietto dei Crociali, la serra e lo splendido Ninfeo del Nettuno.

Cadegliano Viconago (VA)

Cadegliano Viconago (VA), Parco-naturalistico-dell-argentera (C) FAI

Parco naturalistico dell’Argentera. Un luogo magico interamente attraversato dal torrente Dovrana che forma incantevoli cascatelle al suo interno. Oltre alla maestosità dei numerosi alberi secolari, il parco è interessante per i resti di antichi mulini ad acqua, arricchiti di graffiti e affreschi, un bel laghetto e il singolare ponte per il passaggio dell’antica tramvia che collegava Varese a Ponte Tresa.