L’uomo al momento si trova a Bali, in Indonesia, per lavoro. È infatti partito poco dopo l’arresto dell’amico, per un viaggio che risultava programmato da tempo.
Alla notizia dell’indagine a suo carico, si è detto disposto a collaborare con i magistrati dal momento che dovrebbe rientrare in Italia il 19 dicembre.
In un messaggio audio inviato a uno dei suoi due legali avrebbe detto: “Sono tranquillo e sereno e sono pronto a chiarire la mia posizione. Sono assolutamente convinto che i magistrati debbano fare il loro lavoro con serenità. E se questo per loro significa inserirmi nel registro degli indagati, va bene così”.
A detta dei suoi legali, le accuse nei suoi riguardi sono scarsamente indiziarie.
Il nome di Leali era comparso tra le testimonianze di chi aveva frequentato la festa di Genovese e pare che un’amica della vittima abbia raccontato di avere visto proprio lui portare in sala piatto con gli stupefacenti.
Da qui, forse la decisione di approfondire la sua posizione nella vicenda da parte delle titolari dell’inchiesta Rosaria Stagnaro e l’aggiunto Letizia Mannella.