Galleria Vittorio Emanuele, Milano cambia pelle. Una delle vie più rappresentative del capoluogo potrebbe cambiare assetto.
Una strada, una storia. A Milano Galleria Vittorio Emanuele resta un’istituzione: quello che per Roma è via condotti e per Napoli è Decumano Inferiore. Posti dove l’identità si associa al territorio anche grazie alla composizione vigente. In Galleria, come dicono i milanesi, c’è l’essenza del panorama meneghino.
A qualsiasi livello: dai gioielli ai vestiti. Milano tradotta nel wellness e nella goduria dei brand che fanno a gara per avere un posto in quelle strade. Non solo vestiti, anche accessori, ristoranti e aree speciali. Tutto a livelli molto alti perchè Milano è lo specchio del glamour in Italia. In Galleria è celebre anche Swarovski.
Galleria Vittorio Emanuele, all’asta il negozio Swarovski
Il negozio ha fatto innamorare moltissime donne ed emozionare altrettanti uomini. Uno stile unico e ricco di alternative. La certezza in mezzo a tante novità. Ancora per poco, il complesso verrà messo all’asta. L’attuale negozio, infatti, potrebbe cambiare proprietario. Una contesa che vede coinvolto anche lo stesso brand di gioielli.
A Milano succede di dover fare i conti con il nuovo che avanza. Persino le strade migliori subiscono dei cambiamenti: proprio per non dare l’impressione che sia tutto uguale. La Galleria resta, ma deve rispecchiare il segno dei tempi. Secondo le istituzioni, era tempo di cambiare. Tutto all’asta, dunque, chi vince “sfratta” Swarovski.
Quanto vale e chi partecipa
A meno che il brand non riesca a ottenere ancora una volta quello che è già suo. La decisione verrà presa dalle autorità competenti a fronte di 10 partecipanti alla gara: un’asta che sembra essere senza precedenti. Seduti al tavolo della contesa ci saranno: Swarovski, Montblanc, Damiani, Swatch, Tiffany, Prada, Valentino, Tory Burch, Samsonite e Jil Sander.
Le buste saranno aperte da una commissione di riferimento che deciderà il da farsi valutando ogni singola proposta. Non basta candidarsi: occupare quel posto significa ridare lustro allo status quo di una città con fama mondiale. Si parte da rilanci non inferiori a 50mila euro, ma oltre le cifre sborsate conta il progetto.
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Caratteristiche e curiosità
Se è di valore, allora la parte economica passa in secondo piano. I partecipanti sono tutti molto facoltosi, quindi il portafogli non è l’unica discriminate di questa gara volta all’acquisizione di uno dei punti vendita più redditizi della città. E non solo. Il respiro internazionale della Galleria è ben noto, ma cosa si va a occupare? Nella fattispecie 174,5 mq, conta tre livelli e due vetrine sul braccio laterale della Galleria. Una vera e propria corazzata che presto potrebbe avere un nuovo riferimento.