Questa cifra va a copire una macchina organizzativa complessa di cui fanno parte:
– l’allestimento dei 1.248 seggi tradizionali ai quali se ne aggiungono 66 da collocare in ospedali, case di riposo e carceri e cinque eventuali seggi speciali covid da istituire con decreto governativo;
– 1,1 milioni di euro da destinare a presidenti di seggio che percepiscono 187 euro (90 euro per i seggi speciali, 135 euro per i seggi covid) segretari e scrutatori che ne percepiscono 145 (61 euro per i seggi speciali, 91,50 euro per i seggi covid) sia per il primo turno sia per l’eventuale ballottaggio;
– 4,6 milioni per le prestazioni straordinarie del personale coinvolto nella preparazione delle attività che includono, tra gli altri, l’invio di cartoline agli italiani all’estero, la stampa e recapito delle tessere elettorali ai nuovi elettori, l’apertura straordinaria degli sportelli al pubblico nei sabati e nelle domeniche precedenti e coincidenti con i giorni della votazione, l’acquisto DPI e i servizi di sanificazione seggi elettorali e il lavoro della Polizia Locale impegnata nel presidio dei territori e dei seggi;
– 833mila euro per le spese di facchinaggio e per la gestione dei documenti;
– 118mila euro per il noleggio di mezzi di trasporto e per la pulizia degli spazi che ospiteranno i seggi.
In questi giorni, inoltre, è partita una campagna informativa dal titolo “Siamo europei e votiamo a Milano” per spiegare ai cittadini stranieri residenti a Milano le modalità per partecipare alla elezioni comunali dietro presentazione di un’apposita domanda entro 40 giorni dalla consultazione. Per questo progetto, che si rivolge a circa 30mila persone, è stato predisposto anche un servizio di supporto su base volontaria.