Green pass: due educatrici respinte perché prive della certificazione

La prima giornata con l’estensione dell’obbligo di Green pass è trascorsa senza particolari problemi a Milano e in Lombardia.

Le stesse manifestazioni di quanti erano contrari al provvedimento e che avevano suscitato non poche apprensioni per l’ordine pubblico si sono esaurite visto l’esiguo numero dei partecipanti che vi hanno preso parte.
Il ritrovo alla stazione Garibaldi ha visto la presenza di una ventina di persone e il fermo di una manifestante per minacce a pubblico ufficiale.

Una segnalazione è arrivata direttamente dal sindaco Sala intervistato in proposito a margine della celebrazione per la Giornata della custodia del creato organizzata da Legambiente Reteambiente Milano in via Padova.
Ha riferito di due educatrici di un asilo e di una scuola per l’infanzia gestite dal Comune che si sono presentate sul posto di lavoro sprovviste di green pass e, per questo, sono state respinte.

Sul tema Sala ha detto: “Tutto il personale che sta a contatto con i bambini deve avere il Green pass. Anzi se anche un genitore che fa l’inserimento vuole entrare qualche ora deve avere il Green pass”.
“Speriamo nel buon senso – ha continuato –  perché se ci si mette a litigare su questi aspetti, magari davanti ai bambini, ci possono essere dei problemi”.
Sulle manifestazioni di dissenso ha aggiunto: “Più che alla manifestazione guardo ai problemi pratici che avremo a Milano. In particolare stiamo lavorando sulle scuole e sui nidi che stanno aprendo”.

Un altro episodio ha riguardato un passeggero del treno Milano-Roma che è stato fatto oscendere alla stazione di Pavia.

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