“Applichiamo il Daspo urbano anche per chi occupa abusivamente le case popolari”. La proposta arriva da Stefano Bolognini, assessore regionale alle Politiche abitative, sociali e disabilità e richiama uno dei temi che stanno riguardando da diversi anni la città di Milano.
“Purtroppo, spesso, quando si sgombera una casa popolare – ha aggiunto l’assessore Bolognini – chi viene allontanato occupa in breve tempo altri immobili e commette altri reati. Si tratta di persone che non occupano per necessità ma perché sprezzanti delle regole e delle leggi. Allontanare certi delinquenti dalla città di Milano sarebbe un importante segnale di legalità nei quartieri popolari e permetterebbe a Regione Lombardia di essere ancora più incisiva nell’importante politica di rigenerazione urbana che sta portando avanti con il Comune”.
Da parte del Comune è arrivata la posizione della vicesindaco di Milano, Anna Scavuzzo. “Parlare degli ordini di allontanamento e dei daspo in modo confuso – e senza probabilmente aver nemmeno letto gli articoli del Decreto Sicurezza che danno la cornice entro la quale è possibile introdurre le aree per il cosiddetto “daspo urbano” – fa dire sciocchezze, anche ad autorevoli esponenti della giunta regionale. Le norme vanno conosciute e poi applicate, altrimenti si confondono le idee ai cittadini e si “corre il rischio” di costruire alibi laddove l’impegno dovrebbe essere quello di occuparsi della assegnazione degli alloggi sfitti e della manutenzione e tutela del patrimonio di edilizia pubblica. Ogni riferimento ad ALER non è affatto casuale”.