La Corte dei Conti ha contestato un danno all’erario a Massimo Garavaglia, esponente della Lega ed ex assessore regionale all’Economia in Lombardia, per una presunta vendita sottoprezzo di Palazzo Beretta a Milano. I pm hanno quantificato il danno in un valore tra 1 e 13 milioni di euro con un danno da locazione oltre i 6 milioni di euro.
I pm scrivono che Garavaglia “ha assunto un ruolo propulsivo del procedimento contrattuale pressando per la conclusione della vendita”, avendo in mano ” la regia dell’intera operazione, nonostante la posizione di conflitto d’interesse discendente dal cumulo dell’ufficio di consigliere nel cda di Cassa Depositi e Prestiti”. Inoltre, dice ancora l’accusa, Garavaglia sarebbe stato privo della competenza per materia, in quanto ad occuparsene sarebbe dovuto essere l’assessore alla Salute e non all’Economia.
I pm definiscono “irrazionali” le logiche dei modi e dei tempi della cessione. Un invito a dedurre è arrivato anche al vicedirettore generale pro-tempore di Infrastrutture Lombarde spa Guido Bonomelli, al direttore generale pro-tempore dell’Asl Milano e al direttore generale pro-tempore al Welfare di Regione Lombardia.