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Daniela Molinari, la madre biologica e la lotta al tumore

Dal mese di febbraio, Daniela Molinari, un’infermiera milanese di 48 anni malata di tumore, rivolge appelli alla madre biologica, che l’ha abbandonata nel 1973, perché ha bisogno del suo aiuto per curarsi.
Dopo un lungo silenzio, la madre si è fatta viva.

Nel caso di Daniela si sovrappongono due storie particolarmente delicate.
Prima arriva la malattia, una forma particolarmente aggressiva di tumore al seno che non risponde alle terapie tradizionali e ben presto intacca anche i linfonodi. La sua unica speranza di guarigione è il ricorso a una cura sperimentale per la quale, però, occorre la sua mappatura genetica.
Questo vuol dire che serve un prelievo a uno dei suoi genitori.

E qui si inserisce la seconda storia che riguarda l’abbandono di Daniela, in tenerissima età, nell’orfanotrofio comasco delle suore di Rebbio, con il risultato che la sua unica speranza è la sua madre biologica.
Non sa chi sia né dove viva ma Daniela inizia a rivolgerle appelli su appelli sui giornali e sui social affinché la aiuti nella sua battaglia.

Nella vicenda sin qui complicata si apre uno spiraglio quando il Tribunale dei Minori di Milano riesce a rintracciare la donna grazie all’atto di nascita inserito nella cartella clinica custodita negli archivi dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia nel Comasco.
La donna viene dunque contattata ma, in un primo momento, si nega.
Al Tribunale spiega che questa vicenda ha riportato alla luce una storia particolarmente dolorosa legata a quel parto e a quell’abbandono. Quanto al presente, vuole tutelare la sua attuale famiglia che non sa niente di quella pagina del suo passato.

Poi qualcosa, nel suo atteggiamento verso questa vicenda cambia al punto che, nella giornata di ieri, la donna si è presentata in ospedale per sottoporsi al prelievo. Il turno di Daniela sarà quindi tra qualche giorno e per lei si potrà tornare a parlare di speranza.

Tra madre e figlia non ci sarà nessun incontro, Daniela lo aveva ribadito più volte nei suoi appelli. La sua vita ora è la sua famiglia, il marito e le due figlie, la più piccola ha nove anni.