Si annunciava come una giornata di grande tensione, contro cui la Questura di Milano si è mossa disegnando un percorso alternativo per il corteo antifascista organizzato a Milano. Una manifestazione in risposta a quella degli estremisti di destra (da Lealtà Azione a Casa Pound) in ricordo di Sergio Ramelli, Enrico Pedenovi e Carlo Borsani.
Un corteo, quest’ultimo, non autorizzato dalla Prefettura ma che gli organizzatori hanno annunciato di voler portare fino in fondo lo stesso, tra le proteste dell’Anpi Milano. Nei giorni scorsi i partigiani italiani, per voce del presidente provinciale Roberto Cenati, ha sottolineato come l’Anpi abbia sempre condannato le morti violente di Ramelli e Pedenovi, “ma un conto è ricordare le vittime della violenza, altro conto è tramutare il ricordo in aperta apologia del fascismo”.
Il corteo partito da piazzale Loreto, quello antifascista, ha visto la presenza di centinaia di persone, poste dietro allo striscione “Milano 29 aprile, nazisti no grazie”.