I numeri per i sanitari parlano di 12.000 ammalati tra medici e infermieri, pari all’8% del totale e di 14.700 ammalati nelle 18 Rsa – Residenze socio assistenziali – che a fronte della delibera emanata l’8 marzo scorso e finita al centro di un’inchiesta – hanno accolto pazienti positivi per alleggerire la pressione sugli ospedali.
I decessi tra il personale sanitario sono stati 76.
La prima vittima della pandemia, infatti, è stato Roberto Stella, presidente dell’Ordine dei medici della Provincia di Varese. Aveva 67 anni e lavorava a Busto Arsizio. Aveva contratto la malattia in reparto ed era spirato l’11 marzo all’ospedale di Como.
Per quanto riguarda le Rsa, invece, a fine luglio i dati parlavano di 719 nuovi positivi e 163 deceduti.
Su questa delicata questione – sono infatti diverse le inchieste aperte per accertare come sia stata gestita la situazione – Gallera ha aggiunto: “I pazienti ricoverati sono stati 210 in tutto” spiegando che in queste strutture erano già presenti pazienti positivi.
Il discorso si è poi inevitabilmente spostato sugli ultimi numeri dei contagi in Lombardia.
Il dato di ieri, 9 settembre, parlava infatti di 218 nuovi positivi di cui 88 in provincia di Milano e 50 in città. I tamponi effettuati sono stati 21.000, il numero di persone in terapia intensiva resta stabile a 27 ma l’età media è ora di 61 anni, con il paziente più giovane che ha 24 anni e il più anziano 83.
Anche nel caso dei nuovi ricoveri l’età media è scesa a 60 anni con il più giovane a 25 e il più anziano a 84.