Giorgio Angelo Scanzi, 64 anni, è atteso alla pensione a partire da sabato prossimo, 29 febbraio. E’ primario nell’ospedale di Codogno, dove da tre giorni si sta combattendo il coronavirus. Era in ferie ma è tornato per coordinare il lavoro. “Mi sembrava giusto essere qui, ho solo rinunciato a delle ferie – ha dichiarato in un’intervista a La Repubblica – Abbiamo ancora in osservazione tra i 24 e i 25 pazienti. I contagiati sono stati spostati nei reparti infettivi degli altri ospedali. Sono persone che sono venute in contatto con soggetti già contagiati, che hanno dimostrato sintomi della malattia e a cui è stato fatto il tampone e per i quali si è in attesa dell’esito”.
Nel frattempo da sabato sono state prese delle misure eccezionali in tema di trasporti. “Dando seguito all’ordinanza emessa da Regione Lombardia il 21 febbraio 2020 che al punto 8 indica la “interdizione dei mezzi pubblici” dalla giornata di sabato 22 febbraio i treni non effettueranno fermata nelle stazioni di Codogno, Maleo e Casalpusterlengo – scrive Trenord in una nota – In particolare: i treni della linea Milano-Piacenza non effettuano fermata a Codogno e Casalpusterlengo; i treni della Mantova-Cremona-Milano non fermeranno a Codogno. Il servizio è sospeso totalmente sulle linee Pavia-Codogno e Cremona-Codogno. A seguito dell’ordinanza inoltre sarà sospesa l’attività di biglietteria presso le stazioni di Codogno e Casalpusterlengo. Il provvedimento sarà in vigore fino a nuova comunicazione da parte dell’autorità”.