Nella giornata di oggi, allâora di pranzo, in piazza Duomo si è dato appuntamento un flash mob del partito Radicale per richiamare lâattenzione sui due referendum per i quali sta raccogliendo le firme: la legalizzazione della cannabis e lâeutanasia.
In particolare, lo scopo era di attirare lâattenzione sullâuso terapeutico della sostanza come ha spiegato Stefania Lavore, una delle candidate in lista: âHo un dolore cronico alle gambe che non mi fa dormire e che solo la cannabis mi scioglie. Ma anche per chi ha una prescrizione è quasi impossibile trovarlaâ.
Al tema della salute, secondo Lorenzo Lipparini, assessore uscente alla Partecipazione che guida della lista âLa Milano radicale con Salaâ se ne associa anche un altro: âCi dicono in continuazione che la sicurezza è il primo problema delle cittĂ bene, la sicurezza riguarda la legalizzazione, il proibizionismo crea insicurezzaâ.
Sempre secondo lui i Comuni dovrebbero investire piĂš risorse nella formazione dei medici affinchĂŠ si aggiornino sullâuso di questo tipo di medicinali e nella distribuzione nelle farmacie.
A proposito di questâultimo problema, uno dei candidati radicali per il Municipio 8, di professione medico, ha osservato: âMi capita di prescriverla per un paio di pazienti al mese e al di lĂ di una pratica burocraticamente complicata mi rendo conto di quello che vivono per procurarsela anche quando ne hanno diritto e bisogno. Esiste un problema morale rispetto a questo tipo di sostanza. E io spero che passi il referendum perchĂŠ la legalizzazione ne consentirebbe un uso molto piĂš sempliceâ.