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Inchiesta sul calcioscommesse: la posizione di Beppe Signori

L’ex calciatore Beppe Signori è stato assolto, dal Tribunale di Piacenza, dall’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva relativa al suo coinvolgimento in occasione della partita Piacenza-Padova.

L’inchiesta è quella sul calcio scommesse che ha fatto tremare il mondo del pallone nel periodo 2010-2011 alla quale aveva contribuito, allorché era in servizio a Cremona, anche il gip di Milano Guido Salvini.

E proprio lui ha fatto una precisazione sulla posizione di Signori nell’inchiesta: “La sentenza di ieri di Piacenza riguardava una sola partita Piacenza-Padova per la quale Signori è stato effettivamente assolto.
Ma non si può e non si deve dimenticare, per dare un’informazione completa, che il filone principale che riguardava moltissime partite e l’associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, e cioè i reati principali contestati anche a Signori era stato oggetto della sentenza pronunziata nel dicembre 2020 dal Tribunale di Bologna che aveva competenza per la maggior parte dei reati”.

“A Bologna  – ha quindi precisato – nei confronti di Signori e di quasi tutti gli altri imputati non vi è stata assoluzione ma sentenza di prescrizione, prescrizione cui in quel filone principale dell’indagine egli non aveva affatto rinunciato”

Un’ultima annotazione, Salvini la dedica alle lungaggini della giustizia italiana: “Quanto al fatto che i Tribunali, come è successo a Bologna, impieghino nove anni per giungere ad una sentenza di primo grado in un’indagine così importante e in cui decine di imputati avevano confessato, questo è solo una conferma ulteriore delle lentezze e dell’incapacità della nostra giustizia che finisce in questo modo a non dare risposte e ad impedire l’accertamento dei fatti”.