Buccinasco, arriva il Fleximan meneghino: cosa rischia chi distrugge gli autovelox

Buccinasco, problemi con gli autovelox. I dispositivi per rintracciare l’alta velocità sono stati distrutti: cosa rischia l’esecutore.

Fleximan non ha confini. L’uomo che distrugge gli autovelox agisce in Veneto, passa a Ivrea e arriva anche a Buccinasco. Un vero e proprio tour, ma non si tratta della stessa mano. Meri esecutori, in questo caso però è impossibile parlare di emulazione: è proprio la rabbia repressa a fare da propulsore.

autovelox
Autovelox abbattuti, fleximan colpisce anche la Lombardia (milano.cityrumors.it)

Un atto dimostrativo, quasi sovversivo, contro le autorità. Al punto che la zona colpita viene indicata su Facebook. Il Sindaco, stufo di questi atteggiamenti, ha detto: “Le colonnine erano quattro? Diventeranno almeno il doppio, non ci lasciamo intimidire da questi gesti”. La chiusura a qualsiasi intimidazione è netta da parte di Ricchiuti, stanco di doversi fronteggiare con quelle che sono vere e proprie “prove di forza”.

Fleximan, cosa rischia chi distrugge gli autovelox

La mira dell’esecutore poi è molto precisa. Distrugge le colonnine con il “Velo ok”: dispositivo che controlla internamente – attraverso una piastrella di riferimento – le targhe che superano i limiti di velocità. Un tocco impercettibile che rimane, questo deve aver fatto perdere le staffe al Fleximan meneghino. Cosa rischia chi si prende la briga di distruggere un dispositivo pubblico?

Nuovi autovelox abbattuti da Fleximan
Fleximan colpisce in Lombardia: due nuovi casi oltre ai tre confermati (milano.cityrumors.it)

Oltre alla multa di 173 euro per violazione del Codice della Strada, si scivola nel penale: c’è l’articolo 635 che vede la pena per danneggiamento da 6 mesi a 3 anni, poi si passa al 340. Ovvero: interruzione di pubblico servizio e, in quel caso, gli anni di reclusione sono 5. Una prospettiva legata e straniante, ma le nomenclature non spaventano Fleximan che agisce nell’ombra.

Leggi anche: Nuovo schema mobilità a Milano: così la città vuole dire stop allo smog

Una cattiva abitudine

Non si sa per quanto tempo, le autorità sono al lavoro. Milano, Torino, Roma, una mano che si sposta. Sempre con gli stessi effetti. Guerra agli autovelox e a delle regole affatto condivise, ma non è sufficiente per bypassare i protocolli e le autorità: le inchieste proseguono, mentre sulle strade subentreranno nuove colonnine. Questione di velocità: sulla strada e tribunale.

Impostazioni privacy